MADDALONI – È stata intitolata alla memoria di Angela Eliseo, madre vittima della strada sempre prodiga a sostenere i più bisognosi, il primo emporio solidale in pieno centro a Maddaloni (via Appia 6) del l’Associazione di volontariato e solidarietà “Albero della Vita”. La nuova sede è stata benedetta IERI, domenica 13 ottobre giorno del 50mo compleanno di Angela, da don Enzo Carnevale Parroco della Basilica di Maddaloni.
Ha partecipato all’evento Salvatore Del Monaco, marito di Angela Eliseo che dal giorno dell’uccisione in strada della consorte si batte per ottenere verità e giustizia su di una vicenda inquietante. Presente Roberto Tuorto, il Direttore del Banco Alimentare della Campania alla cui rete aderisce l’Albero della Vita.
Il Presidente Antimo Suppa e tutti i soci hanno deciso d’intitolare la nuova sede di Albero della Vita alla memoria di Angela Eliseo, la giovane mamma vittima di un mortale incidente stradale. Angela era una donna molto attiva nel sostegno dei bisognosi. Si è sempre prodigata in prima persona nella raccolta e distribuzione cibo, abiti, beni di prima necessità a favore delle sessanta famiglie povere assistite dall’Albero della Vita. Nel giorno che sarebbe stato del cinquantesimo compleanno di Angela una festa di lacrime e solidarietà per una donna generosa che continua a vivere nel ricordo ed attraverso le opere solidali dei suoi amici.
La sua morte, che sconvolse la comunità di Maddaloni dove era molto amata, ha suscitato in tanti il desiderio di continuare a sostenere le iniziative che lei ha tanto amato per non disperdere nessuna delle “sue” opere solidali. Molti amici e conoscenti di Angela Eliseo hanno cominciato con semplicità a sostenere le attività dell’Albero della Vita.
Una vita spezzata ingiustamente genera così un’onda di bene e solidarietà, mentre non si ferma l’impegno per la verità e la giustizia del marito Salvatore Del Monaco, dei familiari e degli amici di Angela Eliseo
Il prossimo 14 novembre presso il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere continua il processo a carico di Luigi Giaquinto il centauro che ha travolto ed ucciso la povera ed incolpevole Angela Eliseo. I familiari e gli amici confidano nella Giustizia affinché, accertate le responsabilità dell’investitore, sia fatta giustizia anche per impedire che simili uccisioni abbiano a ripetersi sulle nostre strade.
Angela Eliseo è stata travolta ed uccisa il 31 maggio del 2018 dal motociclista Luigi Giaquinto, centauro appartenente all’Esercito Italiano che a bordo di una moto da corsa, di grossa cilindrata, percorreva nell’ orario di punta poco prima delle tredici, via Capillo, cuore del centro storico di Maddaloni. È una strada lunga poco più di 150 metri con diversi attraversamenti pedonali (se ne contano almeno 5) costeggiata da banche, abitati, villa comunale e a pochi passi dal Municipio e dal più noto “Villaggio dei Ragazzi”, frequentatissimo complesso scolastico. La moto è piombata all’improvviso sulla povera Angela Eliseo, mentre attraversava, trascinandola per diversi metri sulla strada ed uccidendola: una corsa folle e sconsiderata, una manovra improvvida o una bravata che hanno strappato all’affetto della famiglia (il marito e i suoi tre figli) e all’amore di tanti una mamma, una moglie, una donna, amata e stimata da tutti.