Da un articolo de “L’Iniziativa Repubblicana”:
“Non manca molto alle politiche, considerati i continui capovolgimenti di fronte che accadono quotidianamente anche nella maggioranza e moltissimi cittadini italiani sono alla ricerca non soltanto sui programmi italiani per decidere per quale lista o partito votare, sono perplessi nel porre la loro fiducia verso e sempre gli stessi partiti che hanno deluso le aspettative degli italiani prima con l’accoppiata Lega – 5 Stelle e attualmente sembra in bilico anche un futuro duraturo Pd-5 Stelle. Gli italiani sono delusi e sono decisamente convinti di cambiare: bisogna puntare sui partiti piccoli, sperando che con la elezione dei propri parlamentari abbiano finalmente il diritto di decidere per il bene dell’Italia. Lo sbarramento per accedere alla ripartizione dei seggi nella quota proporzionale è fissata al 3% su base nazionale, sia alla Camera che al Senato. «Attualmente» – afferma Arnaldo Gadola, Segretario Provinciale e Membro della Direzionale Nazionale del Pri-, «bisognerebbe dare un segnale forte alla politica dei grandi numeri affinché si accorga di noi gente comune che affrontiamo tutti giorni seri problemi. Un modo per farsi sentire è quello di usare il voto in modo diverso da come lo abbiamo utilizzato fino ad oggi, ne abbiamo prova visti i risultati disastrosi che hanno portato l’ Italia ad una profonda crisi da cui non riesce più a riprendersi. La soluzione migliore è provare a cambiare e votare tutti in massa i partiti piccoli. Ebbene sì, votare un partito di piccole, modeste pretese e dimensioni potrebbe servire a questo proposito. Le prossime Elezioni saranno per il popolo italiano una rampa di lancio oppure un ulteriore modo per affrontare definitivamente questo Paese tenendolo più efficiente ridando più fiducia e serenità ai cittadini. Non bisogna ridare fiducia a politici e partiti che in tanti anni hanno portato la Nazione in questo stato e non parlo solo di destra o di sinistra, parlo dell’attuale sistema politico. Il popolo italiano deve necessariamente svegliarsi, aprire gli occhi, valutare e monitorare l’andamento politico passato e quello attuale. Avanti quindi con i partiti piccoli, diamogli una possibilità e tra questi il Pri piccolo ma grande storico, una storia positiva e grande di azione, decisivo, che con il solo 3% riuscì a dare benessere nel passato ed essere il fiore all’occhiello della buona sorte del sistema politico italiano».