di Nicolò Antonio Cuscunà
Ci sono tanti modi per attivarsi, partecipare, sensibilizzare al rispetto della RES PUBLICA.
Cambiano i tempi, gli uomini e gli strumenti, ma la partecipazione resta un DIRITTO della SANA DEMOCRAZIA.
Anche la sensibilità collettiva e individuale risentono di usi e costumi, trasformate dai nuovi strumenti di comunicazione di massa ed individuali per le masse. Importante è non perdere mai fiducia e speranza di poter cambiare basandosi sulle proprie forze per costruire un futuro migliore.
Amministrare una città, essere delegati alla guida di servizi importanti, delegati a creare le condizioni del vivere civile non è facile. Assumersi l’onore e l’onere di primo cittadino è sempre più difficile e gravoso.
Per bene amministrare non sono sufficienti le sole risorse economiche, o meglio, non basta avere possibilità di spesa per garantire servizi ed utenze, le vere risorse sono avere COMPETENZE nel sapere condurre il PUBBLICO CONSESSO.
Le risorse sono ugualmente spalmate tra amministratori ed amministrati, entrambi ingranaggi della DEMOCRAZIA PARTECIPATIVA.
I cittadini esercitando il dovere del voto, delegano ad altri l’erogazione dei propri diritti, pagano, ma spesso non solo non li ottengono ma dimenticano d’esercitare doverosamente “CONTROLLO, VERIFICA E DENUNCIA”.
La corretta democrazia liberale è composta da DIRITTI e DOVERI, elementi basilari della LIBERTÀ’ e della CONVIVENZA CIVILE.
Amministratori ed amministrati sono elementi dello stesso corpo, non parti estranee e separate, entrambi votati a perseguire obiettivi comuni. Quando questi due elementi si dividono, si estraniano l’uno dall’altro, entrambi latitano, non perseguono identici obiettivi, la convivenza diventa incivile.
Dispiace ammetterlo, questo è quando accade a Caserta.
Carenze, assenze, manchevolezze, distrazioni, omissioni, non dipendono dal dissesto economico dell’Ente comune, sono VUOTO d’INIZIATIVE POLITICO-DECISIONALI.
DECORO, PULIZIA, SICUREZZA, TRAFFICO, MANCANZA DI SERVIZI BASILARI SI OTTENGONO A COSTI ZERO, IMPARTENDO GIUSTE ORDINANZE DA SAPERE FAR ESEGUIRE E RISPETTARE.
Il Consiglio Comunale è l’organismo principe della democrazia partecipativa-delegata, ad esso è demandato il compito di indirizzo e programmazione, sindaco ed assessori sono organismi fiduciari esecutori della volontà del Consiglio.
Entrambi gli organismi si avvalgono dell’apparato amministrativo composto da dipendenti esecutori. Quando la macchina amministrativa non funziona la CITTÀ SOFFRE.
A Caserta, per quel che accade ed è sotto gli occhi di tutti, le diverse e differenti responsabilità sono in corto circuito, la macchina COMUNE s’è inceppata.
Consiglio Comunale, esecutivo e dirigenti sono corpi estranei tra loro. Membri dello stesso corpo malato, spesso in contrasto tra loro.
Il controllo della democrazia diretta, i CITTADINI, quando quella delegata non funziona o ha carenze, Consiglio Comunale, ha l’obbligo d’intervenire per ristabilire ruoli e responsabilità…a CASERTA NON AVVIENE.
La democrazia diretta è assente, singoli cittadini, partiti e nelle associazioni sono distratti, passivi, girati da altra parte e non esercitano in pieno il proprio ruolo.
La democrazia delegata è assente, distratta e spesso alleata all’esecutivo, ENTRAMBI non indirizzato né eseguono i SERVIZI a CUI SONO DELEGATI.
ECCO L’ORIGINE DELLA CATTIVA AMMINISTRAZIONE PUBBLICA.
I cittadini, democrazia diretta, non possono accusare nessuno…se non loro stessi.