ASSURDO! GIORNATA ECOLOGICA A CASERTAVECCHIA, MA AL CASTELLO NON C’ERA L’ETERNIT?

0

…QUANDO L’IMPEGNO CIVICO È IL PARAUSTIELLO DELLA POLITICA.

di Federico Grimaldi 

Caserta è destinata a sprofondare nel pressappochismo e nell’inebetimento generale, uno stato dove i soliti noti sguazzano politicamente, ammaliando l’elettorato con quelli che si possono tranquillamente definire, prendendo a prestito un termine dal vernacolo, attività di “paraustiello”. Definizione napoletana che sembri derivi dallo spagnolo “para usted” (trad. per voi) o addirittura dal greco ‘parastasis‘ [Παραστάσεις ] che vuol dire dimostrazione, esposizione. Come spesso accade, la lingua napoletana ha l’abilità di sintetizzare in una parola uno stato, un pensiero o un modo di essere, il paraustiéllo altro non è che un ragionamento contorto, una scusa, un tentativo di sviare da una verità acclarata, attraverso ragionamenti trasversali, un arrampicarsi sugli specchi, spesso teso a imbonire il prossimo per portarlo sulle proprie ragioni. Una attività questa messa in essere scientificamente dai politici locali, che da reucci di zona, se ne inventano di ogni pur di buttare fumo negli occhi al proprio elettorato, evidenziando così ogni loro attività (reale o fittizia) che avvalori la loro vicinanza al territorio e alla gente. La presenza sarà costante ai funerali, processioni, rifacimento manto stradale, battesimi, matrimoni, liti in famiglia, feste di laurea e di compleanno, insomma roba che il Boss delle Cerimonie diventa un dilettante. Se poi questo non bastasse, ecco che si utilizza la squadra, spesso, anzi quasi sempre, formata dai familiari, che diventano una sorta di account per il consigliere. La first lady magari raccoglie istanze dai concittadini, una sorta di segreteria, mentre anche i figli si producono in attività varie che spesso diventano spot elettorali camuffati da eventi, questo sempre sotto l’occhio vigile del prode consigliere intento a ottimizzare la propria popolarità crescente. Ma a volte l’inesperienza, o la poca attenzione a quello che succede sul territorio, può indurre in errore anche chi agisce in buona fede, e se poi una buona azione comporta un ritorno in immagine … non sarà questo a scandalizzarci, però bisogna stare attenti, molto attenti. Perciò volendo paraustelliare … pardon dimostrare il proprio attaccamento al territorio, al figliolo di un navigato consigliere comunale è venuta un’idea che non si può non definire meritoria, e cioè quella di pulire il borgo medievale di Casertavecchia. Lodevole attività che è stata pubblicizzata attraverso dei post su Facebook, perfino sulla pagina ufficiale del Comune di Caserta, con tanto di foto del Castello e della Torre dei Falchi. Proprio la foto ci ha fatto rabbrividire, perché infatti qualche giorno fa abbiamo denunciato la presenza di una notevole quantità di amianto all’interno delle mura del castello, abilmente occultata con un telo e una rete, e che durante gli spettacoli del settembre al Borgo ha tenuto compagnia agli ignari spettatori. Il nostro pensiero è andato ai ragazzi che ieri hanno partecipato alla giornata ecologica, e la nostra speranza è che questi non si siano prestati a raccogliere inavvertitamente il pericolosissimo rifiuto. Non abbiamo avuto il tempo di controllare se le lastre di Eternit sono ancora sul posto, il che già di per se sarebbe gravissimo, e vogliamo sperare che non siano stati i ragazzi dell’associazione a provvedere allo smaltimento, anche perché questo gli sarebbe stato impossibile. Se l’Eternit è ancora nel Castello di Casertavecchia, la scelta dell’associazione, e del Comune che sicuramente l’ha avallata considerata la pubblicità sulla pagina social istituzionale, è quantomeno inopportuna. Qualora questo non ci fosse più, ci farebbe piacere conoscere quando è stato rimosso, da chi e magari vedere anche il formulario … così per curiosità. Perché i “paraustielli” sono inoffensivi e a volte anche simpatici, ma con l’Eternit si muore.IMG 20190923 WA0014 ASSURDO! GIORNATA ECOLOGICA A CASERTAVECCHIA, MA AL CASTELLO NON CERA LETERNIT?