IL PIFFERAIO MAGICO E…IL RESTO DEL PD

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di Francesca Nardi

Lotti, Guerrini e Marcucci non seguono Renzi e restano nel Pd…odore di castagne al fuoco e i cugini di campagna a giocare con i bussolotti…Nelle nostre contrade, lassù sulla rotta matesina, c’era una volta un re…Dante Cappello, mentre tesseva la tela indistruttibile della Dc,  governava con un asso di fiori…pochi uomini fidati nei posti chiave del resto del mondo o del resto dei partiti. Chissà perché… considerare il trio renziano doc, di cui sopra, spalmato fedelmente nel Pd, fa pensare ad una copia sbiadita ed un po’ slabbrata, delle strategie del grande vecchio della montagna…E per rendere ancora più credibile e spontaneo l’afflato, il caro Marcucci, che, appiccicato a Zingaretti, ha giocato fino a ieri a “Ulisse e l’ombra”, in nome e per conto di Renzi o al cavallo di Troia, secondo i punti di vista, eccolo lì che dice: “non seguo Matteo ma non sarò mai suo nemico”…All’asilo dalle Suore del Sacro Cuore di Gesù, nonostante la severità della Madre Superiora, delegata ad annullare il pensiero per alimentare devotamente nelle fanciulline, “l’ocaggine salottiera”, i paraustielli, le fanciulline stesse, li confezionavano molto meglio. Renzi ha un paio di conti da regolare con la storia recente…un paio di frustate da restituire ed è quello che è seriamente intenzionato a fare… Allo stesso modo di Salvini, Renzi decide di tirare le somme e come Salvini, lo fa… fuori dai tempi previsti, con la differenza che, mentre Salvini manda, storditamente, all’aria il governo, rimanendo con il cerino in mano…Renzi elabora e favorisce l’accordo Pd-5Stelle, quindi adocchia i posti chiave, poi toglie scientificamente i puntelli al Pd, dichiarando spudoratamente il suo appoggio al governo. A prescindere dal dato inconfutabile, che vede il Paese franare lentamente ed affogare nell’indifferenza grassa, in cui sguazzano, fingendo di pensare in maniera filosoficamente diversa, le cinquecento correnti che infestano il Pd, la mossa di Renzi ha lo stesso fascino perverso di un colpo di Stato, meditato e studiato sulla scorta degli errori altrui, con lo stile inconfondibile di un pifferaio magico. La colpa peggiore del Pd, quella che non potrà, mai. essere perdonata, in virtù della spocchia dei suoi referenti, impegnati unicamente a fare le pulci, ieri a Grillo oggi a Salvini, è quella di avere creato le condizioni, perché Renzi riuscisse, ancora una volta, a fare la differenza. Ai critici d’arte che bofonchiano, sparano sentenze e non riflettono, sarà opportuno suggerire che…persino il peggior “politico”  riesce a fare la differenza, se il resto del mondo capisce fischi per fiaschi. Entiendes?