ARMANDO IZZO “SONO IGNORANTE MA ONESTO”

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ARMANDO IZZO ARMANDO IZZO SONO IGNORANTE MA ONESTOAbbiamo deciso di pubblicare il post autentico e commovente del difensoredel Torino Armando Izzo, pubblicato nella pagina fb di Vai Napoli, per il valore della sua storia e la profondità dei suoi sentimenti. Un esempio per tanti giovani di famiglie in difficoltà.

Il nome di Armando Izzo era già apparso nella lista dei migliori giocatori del campionato al termine del mese di febbraio di quest’anno, quando il Torino aveva conservato la porta inviolata per sei partite consecutive e lui aveva segnato due gol decisivi, contro Inter e Atalanta, frenando due rivali alla qualificazione europea.

“Hanno ragione, sono ignorante. Non mi vergogno. Sono cresciuto a Scampia: papà lavorava anche 18 ore al giorno per garantirci una vita quasi normale. Poi una leucemia fulminante lo ha stroncato in due mesi. Aveva 29 anni, mia mamma 27 e io quasi 10. Sul letto di morte teneva stretto i miei 3 fratelli, tutti più piccoli. Stavo sulla porta, cercavo di non piangere. Da lontano mi ha fatto un cenno con la mano: diventavo il capofamiglia, altro che studiare. E infatti sbaglio i congiuntivi.

Comunque, senza lo stipendio di papà siamo precipitati in miseria. Per mesi la mia cena è stata latte e pane duro. Saremmo finiti in braccio alla camorra, sempre in cerca di manovalanza, senza due miracoli.

Mia madre prese a fare le pulizie nelle case: le davano 6 euro l’ora. E non si fermava mai. Io col pallone ci sapevo fare: a 14 anni dalla squadra di Scampia passai al Napoli. Mamma diceva: “Ho sognato papà, aveva ali grandi. Dice di stare tranquilli: diventi calciatore”. Non è stato semplice. In estate facevo i tornei dei quartieri, girano parecchi euro. Partecipano calciatori veri, persino i campioni. La promessa fatta a papà mi dava forza: ho la sua faccia tatuata su un fianco. A 16 anni il Napoli mi passava 500 euro al mese. A questo si aggiungeva l’aiuto del mio procuratore, Paolo Palermo. Poi divento capitano della Primavera: Mazzarri mi porta in ritiro e quando vede che corro con le scarpe tre numeri più grandi, dà dei soldi al massaggiatore e gli dice di accompagnarmi in paese per prendermi quelle che preferivo.

Il resto è frutto di sudore e ancora sudore.
Sarò anche ignorante, ma onesto.”

Armando Izzo