NAPOLI – Almeno ventisei colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi la notte scorsa nei ‘Quartieri spagnoli’ di Napoli.
Gli agenti, infatti, intervenuti alle ore 4.30 in via Colonna a Cariati – angolo Vico Concordia, nel tratto a monte della centralissima via Roma, hanno trovato 26 bossoli. Secondo quanto reso noto dalla Polizia non ci sarebbero feriti, ma le indagini sono in corso.
Tra le ipotesi la risposta ad un’altra sparatoria avvenuta all’alba del 12 settembre in vico Concordia, non lontano dall’abitazione di alcuni pregiudicati legati al clan Mariano e dallo stesso ex boss Ciro Mariano, scarcerato nell’aprile 2018. I carabinieri avevano trovato sull’asfalto 5 bossoli. L’ipotesi degli investigatori è che siano da inquadrare nei contrasti tra i due gruppi criminali, i gruppi Ricci-Saltalamacchia ed i Mariano.
Una serie di colpi di arma da fuoco, esplosi nel cuore della notte. Una “stesa”, o una intimidazione verso un bersaglio preciso: su questo punto stanno lavorando gli investigatori che stanno cercando di inquadrare l’ennesima sparatoria avvenuta nel centro storico di Napoli nella notte tra il 15 e il 16 settembre, a pochi giorni di distanza da quella che è stata registrata dall’altro lato dei Quartieri Spagnoli la notte del 12 settembre scorso. Questa volta l’allarme è scattato in via San Liborio, nella zona della Pignasecca: l’area sarebbe sotto l’influenza del gruppo Ricci-Saltalamacchia, che da tempo sarebbe in contrasto contro gli Elia del Pallonetto e, soprattutto, contro un nuovo gruppo composto da fedelissimi del clan Mariano che starebbe cercando di riprendere spazio ai Quartieri Spagnoli.
Il sospetto degli inquirenti è che l’episodio della notte scorsa possa trattarsi di una risposta della sparatoria del 12 settembre, quando i colpi furono esplosi nella zona di vico Concordia, non lontano dall’abitazione di alcuni pregiudicati legati al clan Mariano e dallo stesso ex boss Ciro Mariano, scarcerato nell’aprile 2018. I carabinieri avevano trovato a terra 5 bossoli, a quanto pare esplosi senza un obiettivo preciso. I due episodi potrebbero essere legati, e potrebbero essere il secondo la risposta del primo: l’ipotesi degli investigatori è che siano da inquadrare nei contrasti tra i due gruppi criminali.
E c’è un terzo episodi, che al momento rimane avvolto nel mistero in quanto non ci sarebbero riscontri. La notte del 15 settembre, intorno alle 3, dei colpi di pistola sarebbero stati esplosi verso l’abitazione di un fedelissimo di Ciro Mariano e di suo nipote; il capozona è lo stesso che, secondo una voce che poi non aveva trovato conferma, era stato destinatario di un’altra intimidazione messa a segno con modalità simili il 5 maggio scorso.
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