Dopo la notizia del medico colto da un malore da stress (pressione arteriosa molto alta e certificazione dell’Asl di Caserta dello stato di stress correlato ai ritmi di lavoro) per aver lavorato oltre 60 ore in una settimana con sei giorni di reperibilità, ecco quanto scrive durante il suo ricovero Leonardo De Rosa, sindacalista del NurSind e dirigente medico del reparto di Ginecologia dell’ospedale San Rocco di Sessa Aurunca.
“Ed è da questa stanza di ospedale, che condivido con tre vecchietti ed un cappellano onnipresente, dove i bip dei monitor dei pazienti fanno da sfondo ai miei pensieri, a solo poche ore da una coronarografia seguita da angioplastica, che voglio ringraziare coloro che hanno fatto si che arrivassi a fare tutto ciò. Permettetemi dunque di ringraziare Coloro che mi hanno costretto a fare turni massacranti in ospedale nonostante ripetuti inviti all’Azienda, sia nella persona del Direttore Sanitario di Presidio, che del Direttore Generale nonché della Dirigente responsabile del Servizio Risorse Umane della ASL. Voglio ringraziare, ricordando che il riso abbonda sul volto degli stupidi, coloro che alla mie rimostranze in Direzione Sanitaria, le accoglievano con ilarità. Voglio ringraziare qualche collega imbecille (con la preghiera di andare a vedere il significato latino della parola) che è arrivato a dire, mettendo in discussione il referto dei colleghi del Pronto Soccorso, che l’elettrocardiografo usato per monitorarmi, fosse guasto. Vorrei ringraziare dunque tutti coloro che hanno contribuito a tutto ciò perché è solo grazie a loro che ho fatto tutto quello che potevo fare. Certo se le cose fossero andate diversamente, oggi non sarei io a scrivere ma probabilmente qualche altro al mio posto. L’amore per il mio lavoro, il rispetto per le pazienti, paganti e non, mi ha fatto andare avanti anche quando sentivo di non farcela più. Io ho fatto il Giuramento di Ippocrate, non quello del Burocrate, per me il sistema sanitario ruota intorno ai pazienti e non alle ferie, ai congedi, e ai DRG, quelli li lascio agli altri, a coloro da cui Dio ci scansi e liberi. È chiaro però che qualcuno dovrà spiegare nelle sedi istituzionali il perché non ci si è degnati neanche di una risposta alle lettere dei mie avvocati, perché di un piano ferie cosi balordo e carichi di lavoro illegali ed insopportabili. Per favorire chi o cosa? Grazie dunque a tutti gli ignoranti, arroganti e saccenti che hanno reso possibile tutto ciò”.
Intanto giunge la nota di appoggio e solidarietà del NurSind, il sindaco del dottor De Rosa. LEGGI LA NOTA