(f.n.) – Aorn di Caserta, un passaggio obbligato, “pe’ se fruscià”. La scienza infusa che qualcuno, in fuga dal fronte, tira fuori a “zeffunno”, dai cassetti del coraggio ritrovato, evoca l’immagine classica di un pennuto dalla cresta rigogliosa e dalla coda variopinta, che emette il suo liberatorio chicchiricchì, da una posizione protetta: il cumulo della monnezza. L’ultimo post dell’ex manager Mario Ferrante, sulla sua paginetta fb, urtica il sistema nervoso per la “spocchia” e la smisurata prosopopea che rischia di allagare tutto il beneventano…Quando giocava a Caserta, mostrando in verità, una scarsa preparazione atletica, a margine delle polemiche sugli anestesisti del Sant’Anna e San Sebastiano in convenzione con le altre Aorn, compresa quella con il Moscati di Avellino ed i gravissimi problemi riscontrati, sia nella Rianimazione che nella Terapia Intensiva del nostro Ospedale, Ferrante aveva ventilato l’ipotesi “seria” di sospendere le convenzioni…onde evitare il pericolo reale che qualcuno andasse a massacrarsi altrove, guadagnando 60 euro all’ora, e di conseguenza riversasse una inevitabile stanchezza, a stipendio assicurato, nei reparti sensibili dell’Ospedale casertano. La prova provata che Ferrante si innamorava delle parole, mostrando sostanzialmente un tiepido interesse per il paziente a rischio, risiede nel fatto che in una recente intervista, riportata appunto nella sua pagina fb, il neo manager del San Pio di Benevento, ha annunciato in pompa magna di avere immediatamente recepito il problema relativo alla gravissima carenza di anestesisti in quella struttura e che dal prossimo 16 settembre, sarà attiva una convenzione con il Sant’Anna e San Sebastiano, che consentirà al San Pio di usufruire degli anestesisti casertani. Riteniamo che, se un manager annuncia una convenzione con date certe e costi altrettanto certi, esista una delibera a sostegno di quanto afferma, ma, all’albo pretorio dell’Aorn non vi è alcuna delibera in tal senso. Il caro Ferrante lanciatissimo sull’asse di equilibrio tra la foga degli annunci e la sua “impeccabile” credibilità, racconta, sempre nell’intervista, che ha trascorso una intera mattina al Pronto Soccorso del San Pio, per rendersi contro dal vivo, dei problemi di quel reparto. Restiamo tramortiti oltre che affascinati, dall’improvvisa messa in moto delle emozioni…in due anni dubitiamo che Ferrante abbia mai, anche soltanto intravisto, il Pronto Soccorso del San Sebastiano, dal quale si teneva ben lontano per ovvi motivi…Del resto, se ci fosse andato ed avesse notato qualche criticità, cosa avrebbe mai potuto fare o dire?, un bel nulla tondo tondo…pena rappresaglie e quindi, il Cuor di Leone avellinese, ha opportunamente evitato…Oggi, come dicono a Oxford, “caccia tutta la scienza” e sosta una intera mattinata al Pronto Soccorso del San Pio per rendersi conto di persona di quel che accade…Dottor Ferrante?, ma ci faccia il piacere… anzi a pensarci bene…dal momento che, in qualità di cittadini, ci sentiamo presi in giro, ma come si permette? Hasta la verguenza!