(f.n.) – Riprendiamo i pronostici che, soprattutto in virtù dell’altrui presunzione di infallibilità, più che delle nostre presunte doti divinatorie, dovrebbero risultare azzeccati, anche questa volta…L’Aorn è un vivaio di consuetudini, di amene ripetizioni…una vera sagra dell’abitudine…e l’abitudine consolidata dal sistema, prevede che, ad ogni avviso di selezione interna per l’attribuzione di un incarico di responsabile di UOC o UOS o di UOSD, corrisponda un vincitore progettato a tavolino e secondo uno schema ben preciso…Certamente le cose potrebbero cambiare e la consuetudine saltare…e la rivoluzione del “pensiero sanitario”, potrebbe addirittura registrare il suo primo focolaio, nella nuova gestione del Sant’Anna e San Sebastiano ma…onde evitare delusioni, a noi e agli altri, o nelle more che sorga un giorno tanto fortunato, noi pronostichiamo…La delibera 23 del 28 agosto u.s. relativa alla selezione interna, per l’attribuzione dell’incarico di responsabile della Uosd Fisiopatologia epatica con servizio di assistenza per trapiantati e trapiantandi epatici, risponde, in parte, alle aspettative dell’Aitf (Associazione Italiana Trapiantati di Fegato) che, nella persona del suo presidente, dottor Franco Martino, aveva manifestato seria preoccupazione per i ritardi dell’Azienda, sia nella procedura di sostituzione del responsabile dell’UOSD Fisiopatologia Epatica SATTE, dottor Guido Piai, dal 1 agosto in pensione sia del mancato rinnovo contrattuale del vice responsabile della UOSD SATTE, dottoressa Giovanna Valente. Non stupisce la nomina ad interim, ufficializzata nella delibera, del dottor Rosario Cuomo, direttore della UOC di Gastroenterologia, peraltro pronosticata a suo tempo, e non meraviglierà, quando sarà il momento, apprendere il nominativo del futuro primo classificato tra i candidati che parteciperanno all’avviso di selezione interno di cui alla delibera 23, che le stelle indicano fin d’ora nella figura del dottor Pietro Rocco. Infatti dalle parti della palazzina “grigio topo spento” in fondo al parco, non può e non potrà accadere mai nulla, in grado di stupirci…ma se qualcosa non stupisce, non significa che non indigni …infatti indigna sempre l’indifferenza de facto, nei confronti della qualità…indigna oltre misura l’ignoranza volontaria verso chi ha ampiamente dimostrato di portare, più che degnamente, un cognome che sembra deciso dal destino. Noi conosciamo la dottoressa Giovanna Valente, attraverso ciò che decine di trapiantati dicono di lei, della sua abnegazione e delle sue capacità professionali e ci chiediamo i motivi per i quali, il suo contratto non sia stato rinnovato. Non sarebbe stato naturale conferire la nomina ad interim al vice responsabile della UOSD, nelle more dell’avviso di selezione?, non sarebbe stato più corretto?, certo… la forma e la correttezza dinanzi al bene del paziente passano in seconda linea ma… se il vice in questione, come in questo caso, aveva tutte le carte in regola per ricoprire il ruolo in questione, non sarebbe stato addirittura obbligatorio riconfermare l’incarico nell’interesse del paziente, in questo caso del trapiantato o trapiantando?, qualcuno dovrebbe iniziare a spiegare a noi, volgo, il motivo per cui si assumono certe inspiegabili decisioni…per evitare che, anche in periodi di commissariamento, si debba continuare a pensare che nessuno si interroghi sull’opportunità delle scelte e decida secondo logiche diventate regole, evitando una opportuna e necessaria rivisitazione delle stesse. Hasta la vista companeros!
Verbo azzeccato. Avrebbero potuto se solo avessero voluto nell’interesse dei pazienti. Ma così nn e stato
La valente non è figlia di nessun politico per cui non Farà carriera a Caserta
Stavolta ha toppato dottoressa nardi. La dottoressa valente per quanto professionista di altissimo livello e moralità non è dipendente a tempo indeterminato per cui a meno che non gli facciano un art 18 non può fare il responsabile uosd
Gentile Maria, ahiahiahi, una persona preparata come lei non può aver dimenticato il valore degli articoli 18 che, in questo Ospedale, per decenni sono stati il paravento del favoritismo organizzato a tavolino. Per quale motivo l’articolo18 non è stato contemplato per consentire alla dottoressa Valente di assumere temporaneamente le redini della Uosd? Sono a conoscenza del fatto che la dottoressa Valente, non sia una dipendente dell’Ospedale, ma poiché come lei stessa, cara Maria conferma, stiamo parlando di una persona di valore, avrebbero potuto, se soltanto avessero voluto privilegiare il malato, trovare la maniera giusta per consentirle di continuare a svolgere un lavoro in cui aveva dato il meglio di sé. Purtroppo coloro che come me continuano a sperare nella buona fede altrui, toppano sempre. Hasta la vista!
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