ARCHIVIO DI STATO: FATTI E MISFATTI … SOPRATTUTTO MISFATTI

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  –  di Costantino Beltrami  –  

Era febbraio del 2018, in prossimità del voto del 4 marzo, quando il Comitato Pro Archivio di Caserta, inviava un lungo e dettagliato esposto sulle problematiche dell’Archivio al segretariato generale del Mibact. A seguito dell’esposto, il Mibact incaricava il dottor Gabriele Capone di svolgere l’ispezione e verificare quanto denunciato dal Comitato.  Come potrete immaginare nulla di quanto denunciato è stato sanato, anzi tutto è stato peggiorato. Le relazioni di Capone sono state chiuse nei cassetti del Ministero, fino al 23 7 2018, dopo l’incontro di una delegazione del Comitato con l’ex DGA Gino Famiglietti. Stranamente, solo dopo l’incontro con il Comitato che metteva nero su bianco decenni di sperperi, abusi e soprusi, il DGA viene a sapere dalla relazione di Capone delle criticità che riguardavano l’Archivio di Stato di Caserta, la protocolla e anziché risolvere i problemi, defenestra la direttrice dottoressa Grillo, avoca a sé la direzione dell’Archivio, trasferisce la biblioteca dell’Archivio a Benevento, pare che addirittura abbia ricattato i dipendenti dell’Archivio a non parlare pena trasferimento forzato (come richiesto dal Capone nella sua relazione), contrae un nuovo fitto con la Italarchivi di Pastorano per portarvi di documenti di via Bersaglieri, che stanno ancora là, insomma una operazione di devastazione operata con il consenso del Ministro Bonisoli e di tutti i parlamentari di Caserta! Cambio di Governo stesso andazzo. Nell’esposto del Comitato si denunciava che il patrimonio delle carte del Tribunale di SMCV stava marcendo nell’ex aula bunker dove perfino il prode Di Maio aveva verificato lo stato dell’arte, ma si sa una volta al governo chi si è visto si è visto. Vi invitiamo a leggere la relazione di Capone, interessante opera di burocratese: alla voce Archivio della Reggia, è pieno di omissis quando a parlare è l’ex super direttore Mauro Felicori, probabilmente censurato, per coprire le sue tracotanti ed illegittime dichiarazioni. Solo agli inizi luglio 2019, dopo che a settembre 2018 era stato presentato un accesso civico al Ministero, l’architetto Magi del Mibac, trasmette parzialmente al Comitato alcune note dell’ispettore Capone, solo gli stessi documenti forniti all’ex direttrice dottoressa Grillo, che nel frattempo aveva vinto due ricorsi al TAR per avere i documenti relativi al suo mandato. Insomma è sempre più chiaro che la distruzione dell’Archivio di Stato di Caserta, è voluta per impedirne il trasferimento nei locali della Reggia, ex aereonautica, perché qualcuno ha deciso di farne altro uso. Tra l’altro i lavori di allestimento di una sala studio provvisoria, sono ultimati da 3 mesi ma l’autorizzazione all’apertura non arriva.

Ricapitoliamo: paghiamo fitto completo in Via Bersaglieri, i documenti marciscono e la sede provvisoria non è consultabile, paghiamo il fitto alla Italarchivi a Pastorano, i lavori all’Emiciclo sono bloccati, i lavori in Reggia sono bloccati, i libri sono a Benevento, le carte della Reggia sono merce preziosa, le carte del Tribunale marciscono, con le carte del manicomio di Aversa ci deve “giocare” l’ASL, ecce cc e tutti tacciono, non c è una sala studio, una sala mostre-convegni, non si possono programmare iniziative, azioni, seminari, incontri, insomma non si può fare niente, delle attività cui un Archivio è preposto.  Una truffa all’erario e alla collettività pazzesca. Solo una cosa è chiara: tutte le articolazioni del Mibac collaborano alacremente a tenere in piedi questo scempio e nessuna forza politica si oppone, nessuna soluzione si vuole trovare.

Il sistema opera indisturbato, guai a contrastarlo e a fare qualcosa utile per la comunità! “Franceschini vuol fare il Ministro o cosa!” – tuonava la senatrice Moronese dai banchi dell’opposizione. Chissà…domani li vedremo sottobraccio e della cultura e della conoscenza chissenefrega!

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