di Francesca Nardi
Il senso misterioso delle cose…il significato recondito degli eventi…o le visite fuori dal tempo e dallo spazio e soprattutto dalla logica…provocano stupore ed interrogativi destinati a restare senza risposta…almeno nell’immediato…interrogativi destinati alla decantazione, nell’angolo in cui, la visuale dell’imminente futuro è possibilmente più chiara. A Battipaglia, terra senza pace, in cui la sopravvivenza è dovuta soprattutto alla disperazione ed al coraggio di resistere, resistere, resistere al di là di tutto e di tutti e di non soccombere ai vergognosi disegni di un sistema che non si scompone, neppure dinanzi alla morte, nulla è stato negato in termini negativi, dalle battute infelici del mega vice Bonavitacola, ai bluff continui e continuati della speranza… Dopo i cortei che raccontavano l’agonia di un territorio, gli appelli accorati e l’ultimo rito funebre, a sincopare la storia della gente e di un dolore lungo ed acuto, sibilante… che rode i giorni e le notti ed imbalsama quell’odore pungente che appesta l’aria e ti si ferma nella gola, l’altro giorno… “ improvvisamente l’estate scorsa”, il ministro dimissionario di un Governo da operetta che sarebbe buffa se non fosse drammatica, nel suo prologo e nel suo epilogo, è arrivato in visita in queste amene contrade. Il ministro dell’Ambiente Sergio Costa, osannato ed omaggiato al momento della sua nomina, come il messia di un nuovo risorgimento ambientale, ha esaudito, oggi che non può neppure concedersi il lusso di promettere in maniera formale, la richiesta di attenzione che i cittadini di Battipaglia gli chiedevano da tempo…E l’interrogativo pressante cui è difficile sfuggire è: perché oggi?, perché proprio nel momento in cui non si hanno certezze, in cui si brancola nel guazzabuglio dei probabili accordi di convenienza e delle improbabili proposte serie?,…perché è necessario forse risvegliare l’antico consenso ai 5 Stelle che hanno battuto il record della contraddizione? Un popolo abbandonato de facto dalle istituzioni, che sente intimamente traballare la fede e la fiducia nella legalità, sovente soltanto millantata, un popolo a rischio e che ostinatamente guarda al futuro che gli spetta, cui ha pieno diritto, si interroga… La comunità si interroga come noi,,,Chi non si interroga più è Marianna… portata via dal vento appestato e dalla pioggia inquinata di questo infame disegno…Dopo aver lottato affinché la sua terra e la sua stessa vita avesse giustizia è volata via…Il Ministro del day after non ha potuto incontrarla…ma il suo spirito cavalca all’inizio del corteo virtuale, che si snoda inarrestabile per i sentieri della sua terra ed invade come un rimorso costante, qualsiasi anima che riesca a provare ancora emozioni…All’incontro che potremmo definire solo “di cortesia” con il ministro, ha partecipato Antonio Pappalardo, marito della povera Marianna ed attivista del Movimento “Battipaglia dice no”, ma …era assente persino la sindaca di Battipaglia…un’assenza che la dice lunga sulla volontà di combattere per la tutela della propria terra…Una prima cittadina assai permalosa….che giustifica la sua assenza al dibattito sul disastro ambientale della Piana del Sele con il mancato rispetto della forma…poiché pare non avesse ricevuto alcun invito ufficiale per la visita del ministro…La sindaca di Battipaglia che antepone la sua suscettibilità ai problemi del territorio, fa sorridere prima e subito dopo indigna…Nessuna meraviglia quindi, se le rappresentanze istituzionali, dalle quali ci aspetteremmo grinta, determinazione e volontà per risolvere i problemi, giocano a fare “la zita contegnosa”…Ma di cosa parliamo?