Quando un tedesco, uno svizzero, uno spagnolo, un inglese, un americano, come nelle barzellette di un tempo, guardano la televisione italiana, cosa penseranno, che siamo sempre in campagna elettorale? In un paese dove il dibattito è per forza politico, in una televisione sempre piena di politici quando trent’anni fa i politici erano confinati solo in “Tribuna Politica”, uno spazio esclusivo e controllato, ovviamente di una noia mortale («che palle, sembra Tribuna Politica» si diceva quando un programma faceva sbadigliare, comunque sempre una cosa tristissima e cimiteriale che solo l’Italia poteva inventare), però la scelta era tua se vederla o meno. Oggi invece, se non vuoi vedere gli scemi dei reality, famosi o non famosi, isolati nelle isole o rinchiusi da qualche parte, devi subirti la politica dalla mattina alla sera, finisce la sigla di un Tg e ti becchi subito la politica o peggio, la crisi di Governo, – MaratoneMentane – ovunque, come se ti perseguitassero, in onda, i fuorionda, non se ne può più, viene da vomitare appena si accende la Tv, anche perché almeno si parlasse davvero di politica!
A farla da padrone è “l’approfondimento”, bisogna “approfondire”, e non esiste approfondimento che non sia politico, e il bello è che non si approfondisce mai un cazzo, si sparano solo
dati, cifre, statistiche, senza mai una verifica oggettiva, tanto nessuno viene mai smentito, tutto è opinabile, non esistono i fatti, fuori piove e c’è il sole e ti ritrovi i politici sempre più in televisione e su Facebook che in Parlamento, anzi credo vadano in Parlamento per poter andare in televisione o essere seguiti su Facebook, senza contare quelli che si fanno eleggere perché erano in televisione e dopo eletti continuano a fare televisione, o a lamentarsi perché non ci vanno abbastanza e quindi rompono le palle su Facebook.
I politici di destra, nonostante siano al potere, crisi a parte, sembrano andare in televisione sempre per legittima difesa, per difendersi dai politici di sinistra (ma esiste la sinistra?) nelle trasmissioni di sinistra (quasi tutte, una trasmissione politica deve essere di sinistra altrimenti è “di parte”). Inoltre ogni 20 anni abbiamo uno strabordante e onnipresente politico, prima c’era Berlusconi, quello di ora invece si mette in diretta Facebook in preda a se stesso ogni 2 ore ed è un vero mostro di politica, per me è solo il volto reale degli italiani, come da manuale politico: rozzo e volgare ma baciando crocefissi e rosari e non ne faccio nemmeno il nome tanto mentre leggete già è di default nel vostro cervello.
Invece che bei tempi quando in Italia ci si preoccupava solo di quante Escort entravano a palazzo da Silvio, lui sì un vero italiano, artigiano della qualità, altro che le poltrone Sofà! Ma siamo realistici, questi cosa fanno ora se non guerra all’Europa, al libero mercato, alle coppie omosessuali, ai venditori ambulanti sulle spiagge, ai vaccini per essere liberi di uccidere i propri figli e quelli degli altri, perfino il ritorno del servizio militare obbligatorio. Gli stessi che gridavano al fascismo quando c’era Berlusconi hanno felicemente eletto un governo fascista. Al confronto perfino la Democrazia Cristiana sembrerà un’avanguardia storica di futuristi illuministi.
Tutti in televisione e in diretta Facebook: Di Maio & Company, Leghisti e tutti gli altri. Tutti appassionati nel “bilanciare” e “difendersi” dalle accuse a detta loro, dei buonisti, i quali a loro volta sono inchiodati con il culo sulle poltrone televisive o dietro una tastiera, a difendere “la democrazia”, ma se fossimo una democrazia seria vieteremmo la parola democrazia e li manderemmo ai lavori forzati a costruire finalmente quel Ponte sullo Stretto così tanto sognato da Silvio. Tuttavia anche senza televisione e Facebook, i discorsi sulla “democrazia” te li ritrovi la mattina al bar sottocasa dove curiosamente, alla scomparsa dei fatti, in nome del rispetto delle opinioni, si assiste anche alla scomparsa della coerenza delle opinioni, perfino delle proprie, senza doverne rendere mai conto, tanto chissenefrega, basta essere degli opinionisti.
Ciascun politico quindi può dichiarare la mattina in Tv e sui social l’opposto di quanto dichiarerà la sera, perché le cose cambiano velocemente di questi tempi (ma allora perché non aspetti di avere una versione definitiva e non ti stai zitto?), e dunque un giorno si va alle elezioni, e si approfondisce, il giorno dopo non più, e si approfondisce, e il giorno dopo di nuovo si, e si riapprofondisce, e a forza di approfondire si sprofonda senza affondare mai da nessuna parte. E se tutti gli italiani fossero antiitaliani? Proprio perché hanno la consapevolezza che chi li governa è come loro? Mah… a me basterebbe una sola riforma: abolire tutti gli italiani.
PepPe Røck SupPa