(f.n.) – Insediata senza grossi traumi la nuova Direzione dell’Asl di Caserta presieduta da Ferdinando Russo… I “patiti cronici” del cambiamento, possono rilassarsi perché, anche questa volta, secondo Radio Asl, non si muoverà assolutamente nulla…ma…per caso… qualcuno nutriva dubbi o speranze in proposito? Tranquilli…Tuttappost!, ad iniziare dallo staff di Direzione, inalterato ed inalterabile…tutti confermati come perfetti conoscitori dell’apparato burocratico-amministrativo. Dal momento che il neo manager se n’è andato in ferie, non ritenendo forse che valesse la pena di mettersi al lavoro subito, vista l’organizzazione perfetta della macchina Asl, ci auguriamo che, una volta ritemprato dal periodo di giusto e meritato riposo, ed accomodatosi su quella prestigiosa poltrona, l’impatto con la realtà non sia devastante ed una volta superato lo shock, “metta mano”, come dicono ad Oxford, ad un paio di cosette e soprattutto, dia una ripassata alle ultime delibere firmate dal suo predecessore, nel periodo in cui, tutto avrebbe dovuto procedere secondo l’ordinaria amministrazione ed intraprenda quindi, una bella ripassata dei curricula dei suoi collaboratori e dipendenti e magari anche dei loro parenti e delle loro mansioni e ruoli, ma soprattutto dei loro privilegi…il che risulterà, di tutto l’ambaradan, la cosa decisamente più interessante. Non dovrebbe essere difficile “farsi” una cultura storica dell’esistente, cultura necessaria per chi intraprende un percorso di siffatta importanza e desidera essere all’altezza del compito…Nella triade, brilla una gemma, preziosa per stagionatura e conoscenza dei problemi… il confermato direttore Blasotti potrà, all’occorrenza rendere edotto sia il direttore generale che il sanitario sui vari misteri dell’Asl, sulle splendide parentele che scorrono assieme alle graduatorie, le figlie, i figli, i nipoti, i parenti più o meno lontani ma sempre importanti e privilegiati…”essennò” che nepotismo è?, bene …riteniamo che spetti proprio al caro ed erudito Blasotti, informare, secondo i dettati della sua coscienza, ad esempio, il caro new manager Russo, sulle anomalie evidenti…per esempio, dal 2010 staziona, sempre nelle stanze dei bottoni, dove, a quanto pare è stata riconfermata la sua posizione, tale Simone Santoro, uomo di fiducia prima del premiato Menduni, poi del fantastico De Biasio, eppure, ancora oggi… non abbiamo contezza, tramite quale avviso pubblico sia stato contrattualizzato, in qualità di cocopro per il progetto Saniarp, diretto dal megadirigente Tari…e quindi transitato, sempre come cocopro nel progetto Sanità Penitenziaria, diretto dal dottor Nese…Ma evidentemente si trattava di transiti virtuali, non avendo prodotto il suddetto, alcunché di particolarmente significativo nè per il Saniarp né per la Sanità penitenziaria, essendo come abbiamo detto, sempre funzionale, alla stanza dei bottoni, di cui conosce pur non essendo un dipendente diretto dell’Asl fatti, misfatti, segreti e non. Naturalmente il Santoro non soffre di solitudine, poiché collabora da sempre, con un’altra addetta alla segreteria, la quale percepisce fior di indennità con posizione organizzativa per il Servizio Formazione Aziendale e la cui figlia, ma guarda un po’, è anch’ella cocopro per la sanità penitenziaria…I figli so piezz e cor…peccato che non tutti i figli abbiano le stesse possibilità…ma dobbiamo dire che le sordide manfrine che sono state poste in essere nell’Asl e legittimate dalle varie direzioni, rappresentano quanto di più vergognoso, e tra l’altro dimostrabile con i numeri, i controlli incrociati e gli spostamenti, abbia registrato la storia recente, di un servizio pubblico…ma non finisce qui e, qualora il direttore Blasotti avesse perso il conto o la memoria dei fatti, sarà nostra cura offrire al nuovo manager, di cui non conosciamo le intenzioni nè le capacità né la volontà, materia per le riflessioni di fine estate, iniziando con il rammentare quanto abbiamo già pubblicato circa i rimborsi illegittimi a collaboratori amministrativi, che frequentano corsi di aggiornamento a spese dell’Asl riservati ai dipendenti. Per agevolare la ricerca al manager, qualora volesse approfondire e non vi è alcuna ragione perché non lo faccia, ricordiamo che vi è una disposizione dirigenziale la 36/2019 che dovrebbe proprio riferirsi ad uno di questi rimborsi “non dovuti” , ma liquidati, pare, dall’ufficio stipendi della sede aversana dell’Asl…Ma, ovviamente, come abbiamo detto, non finisce qui. Hasta la vista!