Zio, ma quando finiscono queste vacanze? Chiede mia nipote di 9 anni, e io provo un enorme tenerezza. Perché diciamolo chiaramente, non se ne può più, lei vorrebbe tornare a scuola. E mica solo lei non ce la fa più, non ce la fa più nessuno. È ovvio che da giugno a oggi si è rotta le palle, sempre casa e mare, mare e casa, casa e mare e ancora mare e mare, castelli di sabbia tutti i santi giorni, bagni tutti i santi giorni, sole tutti i santi giorni, creme protettive tutti i santi giorni, i soliti amichetti scemi tutti i giorni. Credo ci sia un sacrosanto limite di sopportazione anche per i bambini. Ma intorno ai bambini c’è tutta una folla di gente isterica. I genitori, che poverini, costretti ad ingegnarsi tra lavoro e gestione dei figli perché mica i genitori hanno tre mesi di ferie! Fortuna poi per chi ha i nonni, a cui vengono affidati, fanno anche loro il possibile nonostante gli acciacchi dell’orrenda vecchiaia. E le baby sitter?… se come mio fratello se la possono permettere si è fortunati, altrimenti resti fregato, sono le uniche a cui in realtà dovrebbe andare bene, perché fanno poche ore e ben pagate, ma di fatto sono isteriche anche loro. Tutti, per motivi propri sono sull’orlo di una crisi di nervi. Tutto questo avviene di fronte a un dato di fatto a dir poco contraddittorio: i genitori, ammesso lavorino sia la mamma che il papà, se fortunati al massimo hanno un mese di ferie all’anno. Un mese all’anno. I bambini invece stanno in vacanza circa tre mesi. Tre lunghi mesi. E qualsiasi vacanza che duri tre mesi non è più una vacanza, diventa un lavoro, una noia, una tortura. Io da zio, ogni mattina ho assistito a delle manovre da suicidio: prendi i secchielli, prendi le palette, prendi le Barbie, prendi il salvagente, carica tutto nella macchina, per poi partire verso il mare, perché ai bambini il mare fa bene, vanno portati al mare. Che scientificamente è una cazzata di dimensioni bibliche, sappiatelo: basterebbero solo pochi minuti al mare per assumere la quantità di iodio benefica per l’organismo, il resto è perché vi costringete a starci voi al mare, ragioni salutistiche non ci sono e non esistono. É da inizio giugno che va avanti questo tam tam, e durerà fino a settembre. I genitori si stressano, i nonni se non muoiono fanno quello che possono, gli unici per cui è una pacchia, ma non si può dire, altrimenti apriti cielo, sono gli insegnanti. I quali si lamentano sempre perché gli stipendi sono sempre troppo bassi. Però le ferie sono le più lunghe in assoluto rispetto a tutte le altre categorie, e loro ti rispondono che devono prepararsi le lezioni per l’anno che viene, che poi sono le stesse degli anni passati e se ancora non le hanno imparate questi insegnanti devono essere veramente dei finti tonti.
PepPe Røck SupPa