UN SINDACO E LA SINDROME DI PENELOPE

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di Francesca NardiPENELOPE 26.07.19 UN SINDACO E LA SINDROME DI PENELOPESe ci pensi su, ti accorgerai che, tutto sommato, i nostri governanti cittadini fanno tenerezza…commoventi quando ritengono di essere credibili…adorabili quando aderiscono alla scuola di pensiero che suggerisce: “più grossa la dici, maggiore sarà il disorientamento collettivo e la possibilità conseguente di farla franca”…E…quella della delibera in via di pubblicazione, relativa al progetto preliminare per il recupero del Chiostro di Sant’Agostino, è la migliore in assoluto …da piazzare in cima alla lista del manuale umoristico estivo, della coppia del secolo, cui tutto fa riferimento, cui tutto ritorna, cui tutto si riferisce… sindaco e vicesindaco…Ed i riti ferragostani che ritualmente si compiono nel cuore palpitante della città, svuotata ed affrancata, soprattutto da occhi ed orecchie indiscrete, quest’anno vedono, ancora protagonista, l’infallibile coppia…Con la tipica e proverbiale freddezza sorridente che lo contraddistingue, il primo cittadino elabora progetti e controprogetti, avalla iniziative e le disfa …se non fosse così macho, si potrebbe dire che ha la sindrome di Penelope…L’analisi dell’ultima performance in progress, vede sul vetrino il Cda dell’Ente Idrico di Terra di Lavoro…incarichi importanti per i quali non è prevista alcuna retribuzione, secondo il Dl 78/2010…E proprio a margine dell’ultimo scandaletto scoppiato qualche tempo fa sulle probabili ed indebite prebende, percepite dal vecchio Cda, corre voce che qualcuno starebbe pensando di ovviare alle tentazioni e proporre ed ovviamente approvare, l’iniziativa che contempla un compenso legittimo per gli attuali tre membri del Cda…In tal caso il presidente  si dimetterebbe quindi, dalla carica di assessore e vicesindaco, (avrebbe in verità già dovuto farlo) e ciò che perderebbe dal Comune in termini economici, potrebbe recuperarlo dall’altra parte. Ma…se il presidente dell’Ente Idrico “si sgancia” economicamente dal Comune, diventa uno “spirito libero” senza obblighi apparenti di alcun genere…Ora, politicamente ragionando…secondo voi… quanti “spiriti liberi” può consentirsi il lusso di lasciar volteggiare, il sindaco di Caserta? E quindi quale interesse avrebbe a sponsorizzare l’idea del compenso al Cda?, ma d’altro canto come potrebbe ostacolarla senza argomenti validi ed inconfutabili rischiando inoltre di mettersi contro l’interessato? Unica possibilità “pulita” lasciar trapelare la notizia sperando che, come vuole la tradizione, ci sia la solita alzata di scudi in nome della legalità, tipica di un popolo romantico che sale sulle barricate ed arresta l’avanzata del nemico e non si rende conto che, anche questa volta, sta facendo il gioco di qualcun altro…hasta la suerte!