COMMISSIONE D’ACCESSO ALL’ASL NA1, LA FURIA DI DE LUCA

0

asl napoli 1 COMMISSIONE DACCESSO ALLASL NA1, LA FURIA DI DE LUCAIl prefetto di Napoli, Carmela Pagano, su delega del ministro dell’Interno, ha nominato la commissione di accesso presso l’Asl Napoli 1 per “verificare l’eventuale sussistenza di tentativi di infiltrazione e/o di collegamenti della criminalità organizzata nel contesto dell’amministrazione della suddetta Asl, nella cui gestione è ricompreso l’ospedale San Giovanni Bosco, interessato da una recente vicenda giudiziaria”.

Secondo quanto emerso da una recente indagine della magistratura, alcuni esponenti dei clan di Secondigliano si sarebbero serviti anche di alcune strutture dell’ospedale come base logistica. Alla luce di questi fatti è intervenuto anche il ministro della Salute Giulia Grillo.

I componenti della commissione sono il prefetto Santi Giuffrè, Maria Teresa Mincione, in servizio presso il provveditorato alle Opere pubbliche della Campania, Molise, Puglia e Basilicata, e il dirigente di II fascia Marco Serra, in servizio presso il ministero dell’Interno. L’accesso avrà durata di tre mesi, prorogabili una sola volta di altri tre mesi.

Immediata e furiosa la risposta del Presidente Vincenzo De Luca “Apprendiamo che il Prefetto di Napoli ha nominato la “commissione di accesso” con riferimento all’ospedale San Giovanni Bosco, per “verificare l’eventuale sussistenza di tentativi di infiltrazione…,” nell’ambito dell’Asl Napoli 1. E’ un atto ridicolo e cialtronesco, che fa da sponda a una politica politicante che ancora tenta di mettere le mani sulla sanità campana. Un atto che arriva 12 ore prima – casualmente – della riunione prevista per domani a Roma sulla nostra Sanità. Un atto che offende quelli che in totale solitudine, a cominciare dal personale medico, combattono da anni. Che offende la Magistratura, che ha in corso una sua importante indagine. Che offende la dignità di Napoli. Si sono svegliati dopo un mese dall’avvio delle indagini da noi sollecitate. Si sono svegliati dopo questi fatti: nel 2018 ho chiesto pubblicamente e formalmente con una lettera che renderemo pubblica, al Prefetto di Napoli, l’istituzione di un posto di polizia nel San Giovanni Bosco, riscontrando totale passività; stipula da parte della Regione di un protocollo di collaborazione con la Guardia di Finanza già il 18 luglio 2017, con durata di cinque anni; denuncia al San Giovanni Bosco per il parcheggio abusivo e sua eliminazione a luglio 2018. E ancora, denuncia al gestore abusivo di bar e ristorante interno, ad agosto 2018, con richiesta di intervento dei Nas. Denuncia ai carabinieri per la collocazione di distributori automatici abusivi il 25 marzo 2019; denuncia degli atti di vandalismi riscontrati nell’ospedale. Sul caso formiche e atti ripetuti di danneggiamento, altri pensavano al folklore, e non a forme di intimidazione come noi denunciavamo da tempo.
E allora? La battaglia contro i delinquenti la stiamo facendo, mentre gli inventori della “commissione di accesso” hanno dormito. Ma la politica politicante non fermerà la nostra azione di bonifica e di difesa della dignità di Napoli.
Ora è difficile immaginare che i signori Prefetto Santi Giuffrè, Maria Teresa Mignone del Provveditorato alle Opere Pubbliche e Marco Serra, dirigente di seconda fascia del Viminale, abbiano più competenza della Magistratura di Napoli e della Guardia di Finanza. Li seguiremo nel loro lavoro – immaginiamo – indefesso, sperando che si concluda nei tre mesi previsti, senza bisogno di altri tre mesi di proroga già ipotizzati.
Nel frattempo, ai protagonisti di questo atto, domandiamo: al di là delle cialtronate propagandistiche, quando vi deciderete a istituire il posto di polizia richiesto dentro l’ospedale San Giovanni Bosco?”