ASL & SINDACATI, C’ERA UNA VOLTA IL TAVOLO DI CONCILIAZIONE

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(f.n.)  – Il tempo scorre veloce ma alcune vicende di notevole importanza, segnano il passo, come se la dimensione pre feriale legittimasse una generale rilassatezza. Pare infatti, sia caduta nel dimenticatoio, la vicenda relativa al tentativo di conciliazione tra sindacati medici e Asl…Ricordiamo che, come annunciammo qualche tempo fa,  dopo tre mesi di inutili tentativi sindacali e paraustielli al seltz,  da parte della direzione generale Asl, il 18 giugno u.s.si è tenuto in Prefettura, il tavolo di conciliazione tra la ANAOO-CIMO, la FESMED, la UIL FPL, la CISL MEDICI, la AAROI-EMAC e la FVM e l’Asl nella persona del direttore sanitario Arcangelo Correra…E ripetiamo, per rinfrescare la memoria a tutti, quanto abbiamo già scritto in data 18 giugno u.s.…”Tra i motivi del contendere, peraltro mai affrontati dalla direzione dell’Asl in maniera concreta e risolutiva, la mancata regolarizzazione del Dirigenti delle Strutture Semplici, Dipartimentali e Complesse. A tale proposito, ricordiamo che la Direzione Generale oltre un anno fa, aveva abrogato ogni Dirigenza tagliando persino le indennità previste, lasciando “illegittimamente” intatte le responsabilità facenti capo agli stessi Dirigenti esautorati! Non meno grave il mancato o ritardato riconoscimento delle Fasce di Livello per tutti i dipendenti…modestamente… “Guinness dei primati casereccio” alla locale Asl. per il primato della mancata attuazione delle stesse…parliamo ormai di decenni! Inoltre, pur avendo bandito la “manifestazione di interesse” ormai da mesi per quanti attendono la stabilizzazione prevista dalla legge Madia, non si intravede l’ombra di una iniziativa in tal senso all’orizzonte. Detto e ricordato quanto sopra, veniamo alla riunione del 18 u.s. nel corso della quale, il rappresentante dell’Asl dichiarava che, pur non avendo, incredibilmente l’Azienda, mai ricevuto alcuna nota dei sindacati, magnanimamente dava la propria disponibilità alla ripresa del dialogo sindacale. In quella sede dunque si decideva di avviare una discussione conclusiva sui vari punti in questione, che avrebbe dovuto esaurirsi entro il termine di venti giorni. Ebbene i venti giorni sono abbondantemente trascorsi e nonostante risulti che si siano tenute un paio di riunioni sindacali, nessuna decisione ufficiale di cessazione delle ostilità è giunta a rasserenare l’universo sanitario…E poiché siamo brutti, sporchi e cattivi, riteniamo che la direzione dell’Asl, anche in questo caso, non mancherà di brillare per inerzia e noncuranza…a meno che non siano intenzionati a passare il testimone e relativi grattacapi alla triade che verrà…

1 commento

  1. La graduazione delle funzioni è uno dei pilastri fondamentali del sistema sanitario aziendalizzato. In una platea di tutti dirigenti solo ad alcuni vengono attribuite funzioni gestionali o professionali, essenziali ad un corretto funzionamento dell’offerta sanitaria.
    Ora, la mancata individuazione ed attribuzione di tali funzioni, peraltro, obbligatoria, risulta in un grave detrimento della qualità dell’assistenza.
    Di fronte a tali gravi omissioni la Regione resta a guardare. Non abbiamo speranza!

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