(g.l.) CASAGIOVE – La città di Casagiove, al centro di non poche critiche e protagonista di una serie indeterminata di sussulti su una visione politica aleatoria, nella tarda mattinata di oggi, martedì 16 luglio, si riscopre sede di un nuovo episodio legato alla mancanza di manutenzione, nonostante le opportune segnalazioni provenienti nel corso del tempo sia dagli schieramenti di opposizione, che dai cittadini. I fatti: tra le ore 13 e 14, la caduta improvvisa di una parte del cancello di ferro che perimetra l’area di ingresso del giardinetto pubblico sito in via Napoli, di fronte alla sede di una nota catena di supermercati, ha destato l’attenzione degli abitanti della zona, che prontamente hanno iniziato ad inviare segnalazioni. Forte il boato provocato dalla caduta, probabilmente causato dalla ruggine che ha corroso i cardini del cancello provocandone il distacco. Un incidente che in un attimo si sarebbe potuto concretizzare in una tragedia. Ricordiamo che quella di via Napoli rientra nel novero delle principali “villette dimenticate” a se stesse, quelle che con l’arrivo della calda stagione dovrebbero essere ripopolate da fanciulli, ma che per una buona congiuntura astrale in questo caso, sono deserte.
A distanza di poche ore, intanto nessun tipo di intervento sembra essere avvenuto, dal momento che, come si può vedere in foto, la villetta è aperta al pubblico e il cancello resta divelto sull’asfalto senza nessun tipo di protezione per salvaguardare l’incolumità delle persone. Dopo le prime osservazioni sul caso emesse via social dal capogruppo di “Casagiove nel cuore”, dott. Danilo D’Angelo, ci giunge una nota con le sue dichiarazioni in merito alla vicenda, una lettera aperta indirizzata al sindaco in carica, dott. Roberto Corsale, che proponiamo di seguito: “Oggi, presso la Villetta di Via Napoli la fortuna ci ha assistito e nessuno si è fatto male, ma quando la fortuna ti girerà le spalle cosa accadrà? Dopo quello che è accaduto ci sembra lecito chiedere se ci fosse stato un bambino a giocare o un nonno a passeggiare, cosa sarebbe successo con la caduta del cancello?
Ti abbiamo chiesto di affidare a noi l’incarico della manutenzione delle villette dell’intera città, accogliendo la tua richiesta di collaborazione tra parti politiche, ma non ci hai risposto per ben due volte, lasciando che la nostra disponibilità di fattiva collaborazione cadesse nell’oblio delle circostanze”.
Danilo D’Angelo, a seguito di un atteggiamento politico di chiusura perseverante da parte del primo cittadino, non ci sta e prosegue senza mezze misure con l’intento dichiarato di voler riportare sotto la lente dell’opinione pubblica un modus operandi di gestione amministrativa insolito, assurdo ed inconsueto: “Mentre le nostre azioni sono pervase di silenzio assoluto, ci duole assistere, invece, alla libertà di cui gode tuo padre che lo abilita, infelicemente per la cittadinanza, a svolgere i lavori di potatura delle piante presenti sul suolo pubblico. Come è possibile? Per caso ha un’autorizzazione ad personam?
La città versa in uno stato di abbandono umiliante. Tralasciando l’appartenenza politica, questa realtà è sotto lo sguardo di tutti e mentre si perde il tempo a scrivere post di pura propaganda politica, sperando che servano per dare forma e colore ad un progetto totalizzante, cosa che stenta a venir fuori; parole messe in fila prive di contenuti reali, mentre la città cade letteralmente a pezzi, cosi come è successo per il cancello della Villetta di Via Napoli.
Ti abbiamo sollevato tante volte la questione sperando in un atto di responsabilità verso la tua, la nostra città, ma l’ostinazione è più forte di una rivalutazione delle conseguenze, ormai tangibili.
Ti abbiamo chiesto di ammettere da uomo politico i tuoi fallimenti, la tua assenza di strategia politica e ancor peggio di un disegno politico coerente capace di ridare vigore al paese… ti abbiamo chiesto un esame di realtà e di dimetterti.
Dopo tre anni di pseudo amministrazione una domanda viene rivolta anche ai tuoi consiglieri di ventura, primo fra tutti a Mario Melone. COME POTETE RIMANERE IN SILENZIO ED ASSISTERE ALLA MORTIFICAZIONE DEL PAESE, CHE NON GODE DI NULLA?
Chiedo a voi un atto di responsabilità e di consapevolezza per riportare la NOSTRA CITTA’ AGLI ANTICHI SPLENDORI, a voi che ne avete in passato determinato le sorti e che, sono sicuro, non l’avete mai vista così oltraggiata.”
Resta bollente il tema della questione della gestione delle villette pubbliche, un tempo vanto della cittadina, che secondo la programmazione corsaliana dovrebbero essere oggetto di interesse per una gestione privata. Per ora quel che resta si chiama degrado!