FATTI DI BIBBIANO, LA CADUTA DI STILE DI ZINGARETTI

–   di Francesca Nardi – 

Quando si tratta di bambini abusati non si va per il sottile. Il segretario del Pd Zingaretti, innanzitutto, sospenda in via cautelativa dal partito, il sindaco di Bibbiano e poi, deponga la carica e si dia da fare in prima persona e con solerzia per arrivare in fondo ad una delle vicende più vergognose, che abbiano coinvolto una comunità ed un Paese che si dichiara civile. Poco importa se il Pd subisce una graffiatina all’immagine…basti pensare alle zampate sporche di terra che, all’occorrenza, hanno strappato la carne viva alla gente, senza alcuna pietà…né pentimento postumo…gettando uomini e donne non allineati o soltanto sospettati di un ipotetico peccato, nell’angolo più buio del pensiero  collettivo, per considerare fuori posto e  di pessimo gusto il risentimento di Zingaretti e la successiva sbattuta in petto di “avvertimento” circa l’incarico da affidare ad un pool di avvocati per difesa del Pd…ma da cosa?, le accuse piovono come grandine sull’ intero Paese semiaddormentato, distratto, sonnolento, abbacchiato, inutile e codardo…un Paese che non si è ancora purgato di un dramma precedente….Zingaretti finge di non ricordare cosa sia successo qualche anno fa in un’ altra ridente località italica impastata nella melma della calunnia?, …ricorda oppure no, i bambini della Bassa Modenese?, la tragedia consumata nell’innocenza e nell’affetto devastato delle famiglie?, ma non si vergogna il segretario del Pd a mostrarsi preoccupato per le presunte offese arrecate all’immagine di un partito, quando le indagini intorno alla più orrenda delle cose che è l’innocenza violata, sono a mezz’aria come una nuvola nera che incombe su tutti, su di noi e su di lui  e sull’intero Paese, responsabile di ciò che avviene e che ancora una volta sta per girarsi dall’altra parte? Onorevole Sgambato, quando riuscirà faticosamente a distogliersi dalla mission che la vede impegnata quotidianamente a trovare il pelo nell’uovo dei leghisti, guardi un po’ se riesce di togliere qualche pelo anche dal risvolto della giacca di Zingaretti, che “a questo giro” non sembra essere stato quello che si dice “impeccabile”.