ANSI CASALUCE SUI REGI LAGNI: “BASTA SILENZIO!”

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IMG 20190708 WA0010 300x201 ANSI CASALUCE SUI REGI LAGNI: BASTA SILENZIO!CASALUCE – L’ANSI di Casaluce invia un comunicato stampa con cui invita a schierarsi contro il silenzio che affligge il disastro ambientale dei Regi Lagni:

“𝐀𝐝𝐞𝐬𝐬𝐨 𝐁𝐀𝐒𝐓𝐀, 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐨𝐬𝐬𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐚𝐧𝐜𝐨𝐫𝐚 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚𝐫𝐞, 𝐞̀ 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐫𝐨𝐦𝐩𝐞𝐫𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐩𝐞𝐯𝐨𝐥𝐞!!!

Il convegno di venerdì scorso e le incisive quanto toccanti affermazioni del dott. Campanile e del dott. Marfella, in uno con le inchieste per anni condotte dal giornalista Antonio Graziano, hanno riacceso i riflettori sull’emergenza ambientale della nostra terra martoriata!

Da ultimo, le dichiarazioni del Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica di S. Maria C.V., dott.ssa Maria Antonietta Troncone, che dirige il pool reati ambientali che proprio in questi giorni sta indagando sul disastro ambientale dei Regi Lagni, la quale ha parlato dell’alta incidenza nella zona di tumori, specie alla prostata.

“𝐈𝐥 𝐦𝐮𝐫𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐬𝐢𝐥𝐞𝐧𝐳𝐢𝐨 𝐝𝐞𝐯𝐞 𝐞𝐬𝐬𝐞𝐫𝐞, 𝐮𝐧𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐞, 𝐬𝐪𝐮𝐚𝐫𝐜𝐢𝐚𝐭𝐨 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐝𝐫𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐨 𝐞 𝐜𝐨𝐧 𝐮𝐧𝐚 𝐮𝐫𝐠𝐞𝐧𝐳𝐚 𝐜𝐡𝐞 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐮𝐨̀ 𝐚𝐦𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐫𝐞 𝐚𝐥𝐜𝐮𝐧 𝐮𝐥𝐭𝐞𝐫𝐢𝐨𝐫𝐞 𝐫𝐢𝐧𝐯𝐢𝐨”, 𝐚𝐟𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐧𝐨 𝐚 𝐠𝐫𝐚𝐧 𝐯𝐨𝐜𝐞 𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐬𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞𝐫𝐢 𝐝𝐢 “𝐔𝐧𝐢𝐭𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐦𝐛𝐢𝐚𝐫𝐞”, 𝐂𝐮𝐭𝐢𝐥𝐥𝐨, 𝐂𝐨𝐦𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐞 𝐒𝐩𝐢𝐧𝐚, 𝐚 𝐧𝐨𝐦𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐨 𝐠𝐫𝐮𝐩𝐩𝐨.

“Questa amministrazione deve dare un messaggio forte ed immediato, attivandosi fin da subito per avviare un’inchiesta che possa dar seguito ai dossier condotti nel corso di lunghi anni di lavoro da giornalisti, medici, geologi, professori universitari ed esperti del settore, che, a vario titolo e con le più disparate competenze, hanno parlato senza mezzi termini di un disastro ambientale che si è consumato anche nelle terre della nostra Casaluce”!

Non è il tempo questo di parlare di PUC, capannoni industriali da impiantare e insediamenti produttivi da realizzare, se prima non pensiamo seriamente ad una mappatura delle nostre terre e alle necessarie bonifiche della nostra zona!

Non possiamo perderci in chiacchiere, né possiamo accettare le conseguenze dannose che un forno crematorio aggiungerebbe alla già precaria condizione del nostro ambiente, né ci piace l’idea di un turismo mortuario per il nostro paese.

Non si tratta di allarmismo, ma di realtà! Quella realtà che purtroppo non esclude nessuna famiglia casalucese! Noi chiediamo l’interessamento e il coinvolgimento di tutti! Amministratori, Carabinieri, Vigili Urbani, giornalisti, medici, esperti di ogni genere, nonché cittadini che, indipendentemente dal proprio colore politico, decidano di scendere in campo, una volta per tutte!

𝐄’ 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐨 𝐢𝐥 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨, 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐟𝐮𝐭𝐮𝐫𝐨 𝐞 𝐪𝐮𝐞𝐥𝐥𝐨 𝐝𝐞𝐢 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐢 𝐟𝐢𝐠𝐥𝐢 𝐧𝐨𝐧 𝐩𝐞𝐫𝐝𝐨𝐧𝐞𝐫𝐚̀ 𝐢𝐥 𝐧𝐨𝐬𝐭𝐫𝐨 𝐝𝐢𝐬𝐢𝐧𝐭𝐞𝐫𝐞𝐬𝐬𝐞!”

Di seguito, pubblichiamo una sintesi del lavoro condotto con sommo sforzo nell’ultimo decennio, pubblicato dal “Fatto Quotidiano”, che tra le altre, raccolse nel 2014 la testimonianza di un cittadino di Casaluce. Tutto ciò non può in alcun modo essere affossato ed interrato!

𝐄’ 𝐝𝐚 𝐪𝐮𝐢 𝐜𝐡𝐞 𝐛𝐢𝐬𝐨𝐠𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐩𝐚𝐫𝐭𝐢𝐫𝐞!”