(f.n.) – Vorremmo suggerire al direttore generale dell’Aorn di avere pazienza e di rimandare di qualche tempo la sua decisione di lasciare Caserta, con tutti i suoi problemi… comprensibile aspirazione, ma al momento assai inopportuna… infatti rischierebbe di perdersi le migliori performance dell’estate…quelle che vedono la nascita di nuovi innamoramenti politico-sindacali, vagheggiamenti in vista della fine del commissariamento e via libera alle assunzioni, teneri ammiccamenti all’insegna della stabilizzazione e languide occhiatine che annunciano tante cose belle…ma proprio tante… il tutto perfettamente fotocopiato dal sindacato di maggioranza dalle sue precedenti liaison, alcune addirittura ancora in itinere…Certo che il solerte sindacato non potrà rimproverarsi di aver lasciato qualcosa in sospeso…di avere dimenticato di bussare a qualche porta o di non essersi proposto proprio a tutti…le cose del resto o si fanno o non si fanno …Certo… esiste il pudore…quella ‘ntecchia di decoro che ti impedisce di andarti a strofinare alla sinistra, se sei stato a proporti alla corte dei vari personaggi interpreti delle varie correnti della destra, passando per il centro e non disdegnando nulla che potesse somigliare, anche da lontano, ad una entratura politica ed arrivando persino a proporre referenti sul territorio, per la Lega di Salvini… Certo… esiste quella cosa lì, che qualcuno chiama pudore…ma si capisce che ” los negocios son los negocios” e quindi “passiamo appresso”, ma gestiamo romanticamente il tutto…in trasferta…sono così carine le fuitine fuori porta!… nell’attonita platea, molti sospettavano che i rapporti tra il sindacato ispiratore del disastro “articolo 9” e le roi della santé casertana, al secolo consigliere regionale, fossero in procinto di diventare idilliaci, ma, viste le precedenti e variegate alleanze, evidentemente da parte del sindacato ispiratore, è prevalsa la linea della discrezione, per evitare che i soliti criticoni non si meravigliassero troppo “sonoramente” e iniziassero ad intonare cori maligni al suo indirizzo, del tipo: “Giustamente… mancava Oliviero!” E allora, la “fuitina” segreta diventa indispensabile ed approfittando di una occasione ufficiale, i due presunti alleati di fresco conio, si sono incontrati a Napoli in quel della Regione o giù di lì…dove, ritenendosi al riparo dalle indiscrete orecchie casertane, la massima autorità ospedaliera del sindacato ispiratore, non ha badato troppo a quelle partenopee, sempre in agguato e con la solita spocchia arrogante che ultimamente, le ha procurato qualche problema serio, si è rivolta al nuovo potenziale alleato e traendolo appena in disparte, elargendo indicazioni sull’altrui futuro e le altrui sorti, come se il suo stesso futuro non fosse precario, esattamente come quello dei comuni mortali..Ebbene la massima autorità del sindacato ispiratore, arricciando graziosamente il labbro, avrebbe detto in una perfetta sintesi dialettica: “Lasciate stare Ferrante a Caserta… che mi devo divertire…!” Noi non sappiamo cosa abbia risposto il deputato regionale nè se gli altri sindacalisti abbiano commentato, nè la cosa interessa più di tanto… Ciò che invece appare incredibile e necessita sottolinearlo, è la patetica convinzione da parte di qualche illuso/a, che con uno come De Luca al timone, qualcuno riesca a contare qualcosa più di un fico secco. Hasta la suerte companeros de merienda!
Io invece mi domando e dico, ma come mai nessuno chiede di come è andata a finire la questione del posizionamento del Picc
Non se ne parla mai , ma vuoi vedere che proprio gli interessati sono la bocca (si fa per dire) della verità dell’ospedale ? Come mai non si parla mai dei salti da un sindacato all’altro di certi individui perché come finiscono di attingere ad un pozzo saltano all’altro?
Come mai si fanno pettegolezzi su dei semplici saluti a politici che stando inambiente si conoscono tutti
Ma la mia curiosità mi viene da chiedere , come Mai questa redazione c’è l’ha così tanto con un sindacato tra l’altro scelto dalla maggioranza dei dipendenti?
Come mai gli stessi che attaccano oggi sono gli stessi che ieri ne facevano parte ed hanno attinto per loro stessi , mogli, sorelle, cognati etc etc Forse è il caso di dire che quando la volpe non arriva più al lardo dice che sa di perso
Sto da sette anni in azienda e non sono iscritto a nessun sindacato però devo dire che la state facendo veramente sporca
Gentile signore, qua di sporco c’ e’ una sola cosa: nascondersi dietro un nome posticcio. Le voglio dire una qualcosa che magari le tornera’ utile per il futuro: quando si commenta insultando l’autore di un articolo e’ buona norma ribattere punto su punto e non limitarsi a fare l’ analisi del pensiero e delle intenzioni altrui. Lei anche questa volta si dichiara per quello che e’. Abbiamo parlato di tutti i sindacati indugiando ovviamente su quello che, carte alla mano, ha provocato più danni di altri ai lavoratori che sosteneva di tutelare. Per il resto io attingo le notizie dove ritengo opportuno attingerle. Se lei ritiene di avere argomenti validi per confutare ciò che scrivo, lo faccia e si firmi, altrimenti taccia…parlare di Dante se io cito Virgilio appare quanto mai fuori posto
…lo dico per lei, per evitarle l’ ennesima brutta figura.Hasta la vista?!
Per il picc per quello che si è saputo ti posso dire che l’azienda ha riconosciuto per fortuna la buona fede del collega che lo ha impiantato rispettando tra l’altro le procedure avendone le competenze. Unico errore è aver usato una apparecchiatura personale e non aziendale ed essere andato in un altro reparto senza autorizzazione scritta. Chi invece ha avuto la peggio è chi ha omesso di ottemperare al proprio ruolo. Comunque il procedimento disciplinare non è finito perché c’è una inchiesta interna su chi ha violato la privacy della paziente al solo scopo di screditare l’azienda ospedaliera. La lezione di tutta questa brutta vicenda è che Ferrante per fortuna sta togliendo dal cesto le mele marce che ricattano continuamente la parte sana dell’azienda con l”arma della calunnia e dell’inciucio
Dopo Rosa suppa, dopo Polverino, dopo Cosentino, dopo Petrenga, dopo Zinzi, dopo Piscitelli, dopo Nugnes, ora tocca a Oliviero.
Tema della fuitina: io sono la piu rappresentativa in azienda, cerca di agire su qualche componente del consiglio disciplinare e io metto a disposizione la mia associazione per quando ci saranno le elezioni e ti serviranno i voti.
In azienda attendiamo che Ferrante tolga definitivamente il sipario a questo sciatto teatrino con marionette che non fanno piu ne piangere e ne ridere.
Ferrante si vive di carriere e capiamo il tuo momento.ma si vive anche di soddisfazioni e tu ne avrai tante se resterai a caserta e non guarderai in faccia a nessuno
Menomale che Ferrante non è De Masi. Se la dolce donzella crede di far passare a Ferrante quello che fece a de Masi credo che abbia proprio toppato. La storia insegna ma lei che una ignorantona non lo sa. De Masi era isolato perché i dipendenti non avevano capito cosa stava succedendo per cui la campagna denigratoria di giornalai che scrivono per 5 euro ad articolo fece la sua vittima facendo saltare un ottimo professionista. Stavolta Ferrante è sostenuto dai dipendenti e dalla gente perbene che ha capito il marcio dove sta. Se poi dovesse ricominciare la storia i 5 euro li abbiamo anche noi per spedire una raccomandata in procura e raccontare tante cose divertenti e non che succedevano in neuro
Ricordo che nel reparto di Otorinolaringoiatria non fu una “sceneggiata” , ma una vera aggressione in pubblico , sul posto di lavoro.
Sceneggiata per quello che gli pseudosindacalisti hanno raccontato dopo,per la raccolta firma contro l’infermiera offesa, la vergogna di quei pusillanimi che hanno firmato contro una collega per paura di ritorsioni sindacali…, sceneggiata perché non c’è stata una levata di scudi generale a sostegno morale della collega offesa in servizio. Di sicuro in qualunque ospedale napoletano sarebbe finita diversamente. Sceneggiata perché nessuno del nursing up ai vertici ha sospeso entrambi .
Il sindacato deve lavorare in difesa dei lavoratori. Questi vanno , ancora in giro per l’ospedale, a disturbare il lavoratori, a ” farli fessi e contenti” per poi portare a casa propria “ricchi bottini di guerra”. Ma quando interviene la magistratura????
Fascitella da quattro soldi che non rinuncia alle ritorsioni nei confronti di chi si disdice la tessera sindacale.Fino a poco tempo fa a braccetto con Cosentino..si fa il giro delle segreterie politiche a vuoto…non sposta neanche una dozzina di voti…la stanno pure a sentire?
Oddio essere rappresentati da cosi tanta grazia …..non è che le dipendenti ospedalieri ci facciano bella figura.. e poi un po di dignità….destra sinistra centro e poi di nuovo a sinistra
Visto che solo tramite lei si riesce a sapere qualcosa sugli intrallazzi cittadini potrebbe farci sapere come è finita la sceneggiata in otorino? Il consiglio di disciplina ha ottemperato al suo mandato o si è spaventato delle minacce ?oppure ai sindacalisti tutto è concesso?
Un po’ di pazienza…stiamo lavorando per voi
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