(f.n.) – “Ma… cosa dovrei metterla a fare?, a portare le carte avanti e indietro?,…a noi serve gente idonea”…fu più o meno questo il contenuto del discorsetto, stile capitano d‘industria anni ’60, che l’impareggiabile santa Tetta delle Acciaierie di San Giovanni a Teduccio, fece a Lorenzo Farina, il dipendente dell’Agenzia interinale Manpower che, dopo essersi “massacrato” la colonna vertebrale sollevando e spostando mezzi e pazienti all’interno di un Ospedale che definire “disadorno”, dal punto di vista delle attrezzature, è un eufemismo, venne licenziato in tronco senza possibilità d’appello. (Ricordiamo che la storia di Lorenzo Farina è stata pubblicata nel Memoriale della Domenica 48) Alla “cortese” dichiarazione di principio della direttrice sanitaria, il Farina, che si era procurato una lesione alla colonna vertebrale, spostando un paziente di 180 kg su una sedia a rotelle sbilenca, rispose che la sua limitazione era dovuta ad un infortunio sul lavoro… L’impareggiabile direttrice più “shatushata” del West, ebbe a replicare e a chiudere definitivamente l’argomento, con la speranza residua di migliorare, con una “scioliata” d’autore: “E chi ti ha detto di farlo?…” Lorenzo Farina rimase senza parole esattamente come noi e, purtroppo, anche senza lavoro…Ma ciò che induce a riprendere la sua storia e commentarla con una buona dose di sdegno in più, è la certezza che, all’interno dell’Aorn sono almeno tre i dipendenti interinali OSS che, pur avendo le stesse limitazioni fisiche e le stesse mansioni che aveva il Farina, sono esonerati dal sollevamento di pesi, nel senso che non possono alzare o spostare il paziente senza sollevatore meccanico… Quindi, la conclusione è addirittura spontanea: paghiamo personale impegnandolo in mansioni che non potrebbe svolgere?…Ma il Dec si è mai attardato a controllare le idoneità lavorative degli operatori interinali?, e scusate tanto…ma… per quanto riguarda la diversità di trattamento tra un interinale e l’altro, nulla da dire? La signora direttrice sanitaria che, a quanto pare, fu l’artefice massima del licenziamento di Farina, come spiega una faccenda del genere?, per quale motivo il Farina non poteva essere posto nelle condizioni di continuare a lavorare ed altri sì?, da cosa dipende?, dal grado politico della raccomandazione?, dalla lunghezza dei capelli o dalla sfumatura bassa del solito ragionamento alla base di tutta la sanità del presente, del passato e del divenire?, ma davvero l’impareggiabile Ds pensa che le sia tutto concesso e consentito?, persino di essere meno che cortese, meno che “umana”, meno che sensibile?, a lei non toccherà stilare un resoconto dettagliato della sua permanenza nell’Aorn di Caserta?, giustificare l’allontanamento di alcuni e l’occultamento di altri?, a lei verrà praticato lo sconto di fine stagione e gli errori commessi andranno in saldo?, come vanno in saldo tutti gli interrogativi senza risposta? Hasta la verguenza companeros de merienda!
Dottoressa lei sembra cadere dal pero. Lo sa quanti tra il personale hanno l’esonero per turni lunghi,per movimentazione carichi, per manipolazione agenti biologici, per assistenza diretta? In molti,tanti e forse anche troppi. Ma il datore di lavoro non vede ed il medico competente dorme. Lo sa che si racconta che i tecnici di radiologia per proseguire il lavoro e fare un po di straordinario si tolgono il dosimetro per le radiazioni e continuano a lavorare. E chi dovrebbe controllare sta nella sua stanza a comandare. Il datore di lavoro dovrebbe controllare all’improvviso
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È quando è brutta
Peccato che nessuno l’abbia ancora deferita al consiglio di disciplina come per il San Giovanni bosco . Infezioni. Batteri. Slip vaganti. Personale che effettua turni non a norma di 18 ore consecutivi. Personale esonerato che effettua mansioni non dovute. Infermieri demansionati e Oss supermansionati. Continuiamo o aspettiamo l’intervento della magistratura?
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