NELLA QUERELLE SULLA PULIZIA DEL MARE DOMIZIO, SI INSERISCE LA PRESIDENTE DEL PD CASERTANO E RANDELLA LA SUA EX SOSTENITRICE
di Salvatore Zinno
L’argomento inquinamento del Litorale Domizio, questo giornale lo sta trattando e seguendo attentamente ed a quanto pare, non siamo i soli.
A schierarsi conto il partito “negazionista” a prescindere, ieri è stata la ex deputata Camilla Sgambato, attualmente Presidente Provinciale del PD nonché componente della Direzione Nazionale con delega alla scuola nella segreteria di Zingaretti; non una qualunque!
La Sgambato ieri ha deciso di passare la giornata nella sua residenza estiva di Baia Domizia (evidentemente non lo faceva da tempo…), e si è accorta con enorme stupore di una anomala scia schiumosa che a una certa ora ha attraversato la linea di costa causando il fuggi fuggi dei bagnanti. Questo fenomeno, egregia Onorevole Sgambato capita tutti i giorni da almeno quindici anni, al cambio di marea; per chi non lo sapesse, il cambio di marea è un fenomeno che interessa quotidianamente tutti i mari del globo terrestre (ndr). La dirigente piddina, si spinge anche a postare le foto di rito che immortalano il fenomeno, associandosi così alle centinaia di bagnanti domiziani che nelle settimane e nei mesi passati stanno riempiendo il web di foto del mare sporco.
C’è da precisare che nei giorni passati, il mare, in particolare di Baia Domizia, è stato eccellente, vuoi per il vento di terra che ha soffiato insistente venerdì e sabato, riscontrando il compiacimento dei bagnanti; questo stato di cose però non ha impedito il riproporsi ciclico del solito fenomeno del passaggio della “scia schiumosa”.
Detto questo, le foto della Presidente Sgambato, venivano accompagnate anche da un suo testo che diceva: “Ecco perché la provincia di #Caserta ha così tante difficoltà a risalire dal buco nero del degrado e della disattenzione, nonostante le potenzialità straordinarie. #BaiaDomizia. A sinistra, un mare stupendo, invidiabile, visto in poche parti d’Italia. Credetemi. A destra, lo stesso mare alle 13.30. Si vedono benissimo scie di liquami provenienti da scoli. Sotto lo sguardo rassegnato e avvilito dei bagnanti e degli operatori. Dicono che succede ogni giorno alla stessa ora. Chiedo ai consiglieri regionali Stefano Graziano, Gennaro Oliviero, al sindaco di Sessa Aurunca Silvio Sasso di verificare e porre in essere tutto quanto è nei loro poteri per impedire questo scempio in una delle coste più belle d’Italia”.
Ecco una intelligente presa di coscienza del reale problema denunciato dai fruitori della costa domiziana e da alcuni comitati civici nati proprio per porre un faro su questo problema. Peccato che con questa sua personale considerazione, la Sgambato ha dimostrato di essere poco attenta a ciò che succede nel partito di cui Lei è Presidente Provinciale; proprio qualche giorno prima, il 28 giugno, il Consigliere Regionale Gennaro Oliviero del PD, nonché presidente della Settima commissione permanente Ambiente della Regione, ha tenuto una pubblica audizione per affrontare (a modo suo) la questione, alla quale hanno partecipato anche il Sindaco di Sessa Silvio Sasso e l’assessore sessana Tommasina Casale – in un recente passato sua grande affezionata sostenitrice. La Sgambato richiama ad una più attenta azione proprio i rappresentati politici del suo partito, i quali hanno già certificato che: “va tutto bene madama la marchesa”!
Proprio con la Casale, si innesca una polemica multimediale. L’assessore rinfaccia alla Presidente del partito che certi argomenti non vanno trattati sui social, per rispetto verso gli esponenti del suo stesso partito, e che gli esperti dell’ARPAC hanno spiegato che si tratta di “un fenomeno di correnti”! in questa storia, il “fenomeno” è solo la Casale, la quale senza avere avuto neanche un voto siede nella giunta del comune di Sessa ed è la più grande sostenitrice del partito negazionista, con la sua famiglia proprietaria di un lido proprio a Baia Domizia; quando si dice la genuinità dei convincimenti!
Di par suo, la Sgambato risponde dicendo che la sua “non è un’ accusa ma una richiesta” e che non giudica, ma chiede a chi ha potere di verificare e provvedere, senza alcuna polemica ai suoi rappresentanti in regione.
Quindi la Sgambato, implicitamente, pur non essendo a conoscenza del lavoro in corso di Oliviero e soci, giudica insufficiente il risultato fin qui raggiunto; il suo pacato intervento si è rivelato invece come una vera è propria mazzata ai suoi uomini sul territorio e soprattutto alla sua sostenitrice (forse da ieri ex) Tommasina Casale, oltre che una sonora bacchettata per tutto il gotha politico casertano.
In questa discussione si inseriscono diversi cittadini ai quali non interessano per nulla le beghe piddine e il presunto bon ton istituzionale interno al partito, ma interessa la qualità del mare di cui vogliono continuare ad usufruire; argomento che invece si vuole negare e silenziare solo per un mero tornaconto economico di una piccola quota di imprenditori locali.
Il movimento di “protesta”, esageratamente così definito, invece sta riscuotendo molto successo sia tra i cittadini domiziani che tra gli imprenditori sani e lungimiranti i quali hanno ben chiaro quale sia il potenziale della costa domiziana; l’equazione è semplice: mare buono affari buoni, mare incerto affari pessimi.
La domanda da fare alla Onorevole Sgambato è ovvia e impellente: gli amministratori del suo partito vogliono davvero risolvere il problema dell’inquinamento marino della costa domizia o il loro unico interesse è fare cassa con i tributi riscossi nella località turistica, in modo da poter usare il denaro per le loro attività di circostanza nel resto del comune; attività utili solo alle loro campagne elettorali?
Faccio parte di un comitato di recente formazione e posso dire che la situazione indecorosa non è solo il mare ma tutto cio che ” dovrebbe” girarci attorno:strade,illuminazione,prezzacci,eventi,sanita’,sporcizia. E lo diciamo non perché abbiamo pensato di fare un comitato a difesa di BAIA (tutta) perché non abbiamo nulla da fare ma perché Baia e’ l’orgoglio del territorio. Provate la sera a porvi al centro della rotonda sulla domiziana e date uno sguardo prima verso lato mare (oscurita’) e poi verso Cellole (luminosita’).
Io credo che l’onorevole Sgambato dovrebbe interessarsi non solo alla qualità del mare dove lei va a fare i bagni, ma di tutto il litorale casertano, che risulta essere il più inquinato della Campania. Appunto una Regione a guida sinistra che gestisce gli impianti che depurano le fogne di circa 4 milioni di campani e che finiscono attraverso i Regi Lagni e Cuma sul litorale Domizio.
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