di Federico GrimaldiCominciamo col dire che la Soprintendenza Archeologia belle arti e paesaggi delle province di Caserta e Benevento fa più che bene a contestare eventuali difformità o violazioni alle norme che tutelano il nostro patrimonio artistico, monumentale e paesaggistico. Lo deve fare e anche in maniera autoritaria e autorevole, proprio perché è un ente terzo a cui sono affidati i nostri “gioielli di famiglia”. Adesso per porre rimedio, sicuramente ci sarà la solita corsa contro il tempo dei dirigenti comunali per preparare e sottoporre, magari di nuovo, tutta la documentazione necessaria per garantire il normale svolgimento delle Universiadi e volesse il cielo che questa volta la città non si candidi a collezionare la nuova brutta figura di rilievo internazionale, e poi ci lamentiamo delle guide turistiche della Feltrinelli o delle classifiche del Sole 24 Ore. Diamo per partito preso che la colpa è dei tecnici del comune di Caserta, ma la domanda che nasce spontanea è: ma i solerti funzionari della Soprintendenza, sono così pronti e reattivi solo quando il misfatto si compie sotto le loro finestre, o magari intervengono su notizie acquisite o di motu proprio? Proviamo a fare un piccolo esperimento? Controllassero allora i zelanti funzionari cosa accade nelle fasce di rispetto a Viale Carlo III°, dove nelle aree che costeggiano il viale borbonico e i galoppatoi, quelle comprese nei 500 metri dal ciglio stradale, quelle sottoposte a stringenti vincoli, quelle dove non si può nemmeno toccare un filo d’erba … ebbene, controllino cosa si sta verificando. Vediamo adesso che succede.
Forse al presidente della Regione De Luca dà fastidio la finale del Tiro con l’Arco in questo scenario mozzafiato “Vanvitelliano”!!! La finale vorrebbe spostarla a Salerno?
…sarà un problema di miopia
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