MARCIANISE – Oggi 24 giugno, durante l’incontro convocato dall’azienda Jabil in Confindustria Caserta è stata annunciata la procedura di licenziamento collettivo per 350 lavoratori, venendo meno agli impegni assunti nelle sedi istituzionali e vanificando i sacrifici fatti dai lavoratori.
Le Organizzazioni Sindacali chiedono immediatamente il ritiro della procedura e l’attivazione di un tavolo ministeriale per dare seguito agli accordi sottoscritti al Ministero dello Sviluppo Economico.
Un’altra multinazionale Americana, che conta 200.000 lavoratori nel mondo con 100 insediamenti produttivi in 29 paesi, decide di disimpegnarsi progressivamente nell’unico stabilimento rimasto in Italia.
Nonostante abbia acquisito negli ultimi anni in provincia di Caserta altre aziende operanti nel settore dell’elettronica: Marconi, Nokia/Siemens e Ericsson che complessivamente impiegavano migliaia di addetti.
La provincia di Caserta, già fortemente colpita dalla crisi industriale e dalla scelta di molte aziende di abbandonare il territorio, non può permettersi un ulteriore depauperamento produttivo ed occupazionale.
Questo ulteriore vile attacco al territorio e ai Lavoratori dimostra la necessità di una politica industriale che rilanci il Mezzogiorno per il futuro del Paese, come già chiesto con forza durante la Manifestazione nazionale dello scorso 22 giugno a Reggio Calabria.
Ci aspettiamo che tutte le Istituzioni, locali e nazionali, e tutti i parlamentari eletti sul territorio non rimangano spettatori ma svolgano un ruolo attivo nella vertenza Jabil, per la difesa produttiva ed occupazionale.
Le Segreterie Provinciali di Fim Fiom Uilm e Failms congiuntamente alle RSU hanno convocato un’assemblea dei lavoratori alle ore 8 di domani, 25 giugno 2019, fuori i cancelli dello stabilimento di Marcianise, proclamando 8 ore di sciopero per ogni turno di lavoro a partire dalle ore 6.