IL VERDE PUBBLICO TRASCURATO DALLA GIUNTA D’ANGELO: MA PRISCO SBORDONE HA RINUNCIATO ALLA DELEGA?

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Prisco Sbordone 150x150 IL VERDE PUBBLICO TRASCURATO DALLA GIUNTA DANGELO: MA PRISCO SBORDONE HA RINUNCIATO ALLA DELEGA?SAN PRISCO – Lo stato di abbandono delle villette della città di San Prisco ora è al limite della decenza, anzi con l’ausilio degli incivili, extracomunitari e giovani, il gioiellino costruito negli anni ‘80 dall’imprenditore edile, nonché consigliere comunale, Farina, e voluto fortemente dal compianto sindaco DC, ing. Francesco Zibella, è divenuto un deposito di rifiuti e vetri rotti. E l’acqua potabile? Una sola fontanina chiusa, tanto che alcuni genitori che portano i bambini sullo scivolo devono portare con sé una bottiglietta d’acqua per bere e sciacquare le mani. Bottiglie rotte con vetri che diventano un pericolo pubblico anche per i cagnolini mentre i contenitori sono stati divelti e per di più vengono svuotati, grazie a qualche operatore ecologico, che durante lo spazzamento si ferma e, a secondo del giorno della raccolta, lascia davanti la villetta le buste piene. E il delegato al verde pubblico? Al momento l’unica spazio verde ben curato è quello di Via Funari, voluto fortemente dal delegato Sbordone, mentre gli altri sono abbandonati a loro stessi, da Via Napoli a Via Pietro Nenni. Al momento non possiamo dare la colpa alla ditta che cura il verde, perché ultimamente le sterpaglie e l’erba viene tagliata con regolarità. Intanto le telecamere nella villetta di Viale Trieste funzionano, quindi è possibile individuare da parte della Polizia Municipale i vandali che quasi tutte le sere, dopo aver bivaccato e bevuto, rompono le bottiglie costringendo i volontari a raccolgliere i cocci. E la manutenzione di competenza dell’Ufficio Tecnico? Ancora pietre divelte e muretti di contenimento in condizioni pessime, tanto che bisogna stare attenti a sedersi. E i ratti? Che dire, è un susseguirsi di corse da una grata all’altra, del tutto indisturbati.

 Tacco di Ghino