CASERTA – Venerdì 21 Giugno, presso la libreria La Feltrinelli di Caserta, in Corso Trieste 154 alle ore 17.30, è prevista la presentazione del libro “La guerra per il Mezzogiorno – Italiani, borbonici e briganti 1860-1870“, per le edizioni Laterza, il nuovo libro del professore Carmine Pinto, docente di Storia contemporanea all’Università di Salerno. Ne discuteranno con l’autore Gianni Cerchia, docente di storia contemporanea UNIMOL e Felicio Corvese, storico dell’Istituto Campano per la Storia della Resistenza – Centro Studi Daniele. Modera il dibattito il giornalista Carlo Scatozza. Negli anni postunitari la guerra al brigantaggio, dopo decenni in cui è stata relegata a poche righe nei manuali di storia contemporanea, è tornata al centro dell’attenzione. Eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o sfida allo Stato di bande criminali? E’ questo l’interrogativo che ha mosso l’autore in una ricerca vasta plurale, andando oltre “tifoserie” e punti di vista “inamovibili” che hanno connotato anche tanta parte della storiografia italiana. “La prima guerra italiana si combatté nel Mezzogiorno. Tra il 1860 e il 1870, il movimento unitario e le istituzioni del nuovo Stato si scontrarono con borbonici e briganti napoletani. Tutto iniziò nell’agosto del 1860, dopo la trionfale spedizione di Giuseppe Garibaldi in Sicilia. Nel giro di poche settimane il dispositivo militare duo-siciliano si ritirò nel continente, lasciando solo una guarnigione a Messina. A Napoli, il re Francesco II sembrò incapace di arrestare la valanga che stava travolgendo il suo regno. Così, quando la guerra giunse sul continente, nessuno pensava che sarebbe durata quasi un decennio”