Il Cerusico, quando parcheggiava l’automobile in un parcheggio “custodito” ha sempre notato che l’improvvisato parcheggiatore, chiunque fosse alla guida, così urlava: “Dotto’ iate cchiù nnanze!”. Chiunque fosse alla guida, ingegnere, carpentiere, pescivendolo, avvocato, panettiere, contrabbandiere, insomma, veniva apostrofato a prescindere con il titolo di dotto’, ovvero, nobilitato con un titolo accademico. Ecco, questo è il quadro, l’assunto delle nostrane organizzazioni amministrative e sociali. Il carpentiere che sa usare il martello può fare il dentista; il fruttivendolo che sa far di conto, può fare il commercialista; il macellaio che sa deviscerare una pecora, può fare il ginecologo, e così di mestierante in mestierante. Siamo nel campo del millantato credito o esercizio abusivo di una professione. Ma è proprio così? Andiamo a vedere.Con la nota Prot. n.126558 del 05.06.2019 a firma del DG De Biasio e della Dr.ssa Cosentino, a seguito di formale richiesta di alcuni Ordini Professionali dell’universo Sanità, si adottano provvedimenti “rivoluzionari” al fine di verificare se esistono figure professionali non regolarmente iscritte ai relativi Albi. Tanto per non incorrere nel reato penale previsto dall’Art. 348 del C.P. “Esercizio abusivo di una professione”. Ovvero si dichiara aperta la caccia agli abusivi! Che coraggio!!! Italica ipocrisia. “Dotto’ iate cchiù nnanze!”. Ma Il Cerusico, si chiede ancora, da quanto tempo egli denunzia questo stato di cose? A cominciare dall’informatico abusivo che staziona da oltre due lustri proprio nell’ufficio di De Biasio? Inoltre, ci sembra, che di “abusivi” l’Asl di Caserta è stracolma, vedi Direttori di Dipartimento, di Strutture Complesse, di Ospedali e Distretti Sanitari per lo più tutti nominati sul campo senza essere mai passati sotto le forche caudine di regolari concorsi, Il Cerusico 20.05.2019. Ora, forse, solo ed esclusivamente per rimpinguare le casse di qualche Albo Professionale, si comincia la “caccia alle streghe”. O c’è di più? Addirittura si sventola la minaccia dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari e la Procura della Repubblica!!! E se questo è l’andamento, perche non si comincia a verificare la posizione del Direttore Sanitario dell’Asl il quale risulta essere ancora “in formazione” poiché non in possesso di titoli indispensabili per ricoprire tale incarico? “Il DS deve essere in possesso del titolo di specializzazione in una delle discipline dell’area di sanità pubblica o deve aver svolto per almeno cinque anni attività di Direzione tecnico-sanitaria in Enti o Strutture sanitarie pubbliche o private”. Questo al tempo della nomina, Luglio 2016. Seguirà poi la Riforma Madia. La figura professionale del Direttore Sanitario (DS) viene identificata dalla norma di legge 412 del 30/12/1991. Che l’attuale Direttore Sanitario, all’atto della sua nomina non fosse in possesso del titolo di Igiene e Medicina Preventiva, è ormai risaputo, come è risaputo che sia ancora In Formazione presso l’Università Federico II dove la Prof. Maria Triassi è Dirigente del Dipartimento Sanità Pubblica, nonché attuale Componente del Collegio Tecnico Area Medico/Veterinaria e Sanitaria dell’Asl di Caserta e dove la Dr.ssa Ida Torre è Coordinatrice della Scuola di Specializzazione di Igiene e Medicina Preventiva. Tutor del Direttore “in formazione” risulterebbe il Direttore Dipartimento di Prevenzione Asl Caserta, Dr. Consalvo Sperandeo. Conflittualità, commistione? “Dotto’ iate cchiù nnanze!”.
Egregi “Paladini della Giustizia” non è forse risaputo che a Dirigere il Dipartimento delle Dipendenze vi sono “abusivamente” delle Psicologhe che vestendosi con incarichi non attinenti le proprie mansioni, si ergono persino a restauratrici di mobili antichi e Rup? Ma non è il DM. N. 444/1990 Art. 7. che recita che: “Fatto salvo quanto disposto all’art. n. 2 comma 1 della legge n. 45 del 18 febbraio 1999, alla direzione del Ser.T è preposto un dirigente medico di secondo livello”??? Decreto del Ministro!!! Tanto alla luce del fatto che nei Ser.T vengono effettuate anche prestazioni clinico-farmacologiche! “Dotto’ iate cchiù nnanze!”. Dimenticavamo, a proposito di Rup (Responsabile Unico del Procedimento) non è che ce n’è ancora qualcuno condannato dalla Corte dei Conti per Danno Erariale, anche a seguito di più Appelli rigettati dal Giudice, e che continuano a fungere ed operare negli ambiti professionali per i quali sono stati condannati percependo parcelle stratosferiche oltre a indennità per posizioni organizzative ed oltre a firmare gli atti abusivamente con il titolo di Ingegnere? Vedi Sentenze 66/2016 e 593/2017, Corte dei Conti Terza Giurisdizionale di Napoli. “Dotto’ iate cchiù nnanze!”. Ma non è che all’Asl di Caserta esistono Sociologi che dirigono Servizi quali le Tecnologie Sanitarie??? Il processo di “tecnologizzazione” ha influito notevolmente sui costi di gestione facendo nascere inevitabilmente due nuove figure: l’Ingegnere Clinico ed il Tecnico Biomedico i cui compiti risulteranno quelli di gestire correttamente le nuove tecnologie sia dal lato economico che dal lato tecnico. Solamente nel 1992 le due figure di cui sopra, tramite un Decreto Ministeriale, si sono distinte dalle altre mansioni tecniche in termini di “alta specialità” facendo nascere nella maggior parte degli ospedali una nuova unità organizzativa: l’Ingegneria Clinica”. “Dotto’ iate cchiù nnanze!”.
E che dire dei Dirigenti del Servizio Informatizzazione i quali all’Azienda Sanitaria Locale di Mantova, ad esempio, sono in possesso della Laurea quinquennale in Ingegneria Informatica!!! Mentre all’Asl di Foggia il Dirigente del Servizio Sistemi Informativi Aziendali e del Servizio Informatizzazione è un Ingegnere! Persino all’Asl Na 3, al Settore Area Informatica è stato incaricato un Laureato in Scienze dell’Economia e Gestione Aziendale!!!! E così compagnia cantando……. Mentre a Caserta c’è un Medico, Specializzazione in Malattie dell’Apparato Cardiovascolare e dell’Apparato Respiratorio, il quale ricopre la carica di Direttore della UOC Servizio Controllo di Gestione e Sistema Informativo dell’ASL Caserta!!! Un medico che invita i cittadini a “Prevenire….. la Salute” e quindi ad ammalarsi il più velocemente possibile!!! “Dotto’ iate cchiù nnanze!”. E visto che “non c’è limite al peggio”, potevamo avere la persona giusta al posto giusto al Servizio Legale? E no, altrimenti si perdeva il primato della ridicolaggine gestionale!!! Il Dirigente del Servizio Legale, infatti, è una Sociologa e proprio perché tale è forse iscritta all’Albo degli Avvocati? “La struttura Affari Legali è costituita da Avvocati iscritti nell’elenco speciale annesso all’Albo Ordinario degli Avvocati ai sensi dell’art. 3, 4° comma, lett. B) del R.D.L. 27.11.1933 n. 1578 (L.P.F.) TITOLO I – Disposizioni generali 1 – Nessuno può assumere il titolo, né esercitare le funzioni di avvocato o di procuratore se non è iscritto nell’albo professionale…… La violazione della disposizione del primo comma di questo articolo, quando non costituisca più grave reato, è punita, nel caso di usurpazione del titolo di avvocato o di procuratore, a norma dell’art. 498 del codice penale, e, nel caso di esercizio abusivo delle funzioni, a norma dell’articolo 348 dello stesso codice”. Dura lex, sed Lex. “Dotto’ iate cchiù nnanze!”.
Per concludere, ma solo per non tediare oltremodo il lettore, a dirigere l’URP vi è un Sociologo privo della Formazione Obbligatoria prevista dal DPR n. 422/2001 Art. 2 – Requisiti per lo svolgimento delle attività di comunicazione “1. L’esercizio delle attività di comunicazione nell’ambito degli uffici per le relazioni con il pubblico o delle analoghe strutture di cui all’articolo 6 della legge 7 giugno 2000, n.150, fatte salve le norme vigenti nei diversi ordinamenti che disciplinano l’accesso alle qualifiche, è subordinato al possesso dei requisiti……. ovvero di master in comunicazione conseguito presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione e, se di durata almeno equivalente, presso il Formez……. 6. Ciascuna amministrazione provvede, nell’esercizio della propria potestà regolamentare, ad adottare atti di organizzazione degli uffici per le relazioni con il pubblico in coerenza con le disposizioni di cui ai precedenti commi!!!!!!” Ed ancora, il CCNL 2016-18 Comparto Sanità, Art. 13 – Istituzione nuovi profili per le attività di comunicazione e informazione, 2. Tenuto conto del sistema di classificazione del personale di cui all’allegato 1 del CCNL del 7.4.1999 come modificato dall’Allegato 1 del CCNL integrativo del 20.9.2001 e dall’Allegato 1 del CCNL del 19.4.2004, il comma 3 definisce i “contenuti professionali di base” delle attività di informazione e di comunicazione”. Tanto per non incorrere nel reato penale previsto dall’Art. 348 del C.P. “Esercizio abusivo di una professione”. Firmato, Dr. Mario De Biasio e Dr.ssa Concetta Cosentino. “Dotto’ iate cchiù nnanze!”.