BUFALA VILLAGE: LE PRECISAZIONI DEL PRESIDENTE CATURANO

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CASERTA – Riceviamo e pubblichiamo la nota del dott. Antimo Caturano, Presidente Polo Fieristico A1Expo, relativa all‘articolo del nostro corrispondente Federico Grimaldi

“Comincio dall’apertura che definisce il ‘Bufala Village’ la ‘più grande operazione pubblicitaria a scopo di lucro di cui abbiano mai beneficiato gli organizzatori di un evento’ e, poco dopo, ‘il villaggio delle bufale’.
Per quanto riguarda l’organizzazione, è doveroso precisare che non abbiamo mai tenuto eventi che si sono svolti al di fuori delle nostre strutture di Pastorano e di San Marco Evangelista, dunque ci risulta difficile capire di quali altre operazioni pubblicitarie a scopo di lucro l’A1Expo abbia beneficiato dal Comune di Caserta. Ma andiamo avanti…
Il Bufala Village nasce per promuovere, senza alcun dubbio, la Bufala Mediterranea Italiana: la razza e tutta la filiera dell’oro bianco. Il nostro progetto è un progetto itinerante, nato non per promuovere la Bufala nella patria della Bufala ma per esportare questa ricchezza nel resto del paese. Abbiamo deciso di tenere la prima tappa ai Giardini di Villa Maria Carolina per poter abbinare alla straordinaria ricchezza della Bufala, la straordinaria bellezza della Reggia di Caserta, che esporteremo in giro per il paese con il logo della nostra manifestazione.
Il suo articolista poco informato parla, evidentemente, senza neanche essere stato presente al Bufala Village altrimenti non avrebbe descritto una situazione da ‘day after’ disastrosa, come se avessimo abbandonato l’area in 10 minuti. Abbiamo costruito un villaggio di 22mila metri quadrati, con 40 animali vivi, 50 espositori, 2.000 posti a sedere, 2.500 mq. di museo di macchine agricole, 3.000 mq. di giardino/orto didattico e spazi per arte e musica. Pensare che in poche ore si potesse smantellare tutto questo, e ripulire l’area, è semplicemente assurdo ed è poco intelligente addirittura pensarlo.
Ancor più fazioso e ingiustificabile è ‘l’entrata nel merito’ del suo articolista nella nostra manifestazione. Veniamo accusati per l’assenza del Consorzio della Mozzarella di Bufala Dop, dell’Anasb e addirittura della Coldiretti, il tutto senza informarsi o chiedere spiegazioni a noi organizzatori che, soprattutto con gli organi di stampa, siamo sempre stati disponibili. Un giornalista verifica sempre le fonti.
Il Consorzio della Mozzarella Dop, che pure abbiamo avuto al fianco per l’ultima edizione di Fiera Agricola con la presenza del Presidente Raimondo, NON è stato coinvolto volutamente. Abbiamo l’obiettivo di promuovere la Bufala e la sua filiera e non possiamo escludere tutto il mondo non Dop che, in questo territorio, costituisce ancora la gran parte delle aziende della filiera bufalina.
Si cita l’Anasb ma non i presenti, ovvero l’associazione degli allevatori RIS Bufala, che dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (dunque non dagli organizzatori), è riconosciuta come una delle due associazioni titolari del Libro Genealogico della Bufala. Ris Bufala si è occupata della stalla didattica che hanno visitato numerosi visitatori. In definitiva, se i caseifici restano fuori dal consorzio e se gli allevatori sono divisi in due associazioni non possiamo assumercene la responsabilità o bloccare le nostre iniziative per evitare di scontentare questo o quel soggetto. La manifestazione è aperta a tutte le realtà senza discriminazioni di sorta!
Si fa la conta degli assenti cercando di infangare una macchina organizzativa che per 6 giorni ha garantito l’apertura di uno spazio pubblico solitamente chiuso (rimesso in condizioni di fruibilità da noi, i primi ad organizzare un evento quest’anno e conseguentemente costretti a sobbarcarci oltre al fitto dell’area anche delle spese di manutenzione ordinataria e straordinaria) e non ci si cura di prendere in considerazione i presenti. Oltre all’Istituto Zooprofilottatico e all’associazione Ris Bufala e Love Matese (che per sei giorni sono stati a disposizione dei visitatori), anche l’Onaf, l’associazione nazionale degli assaggiatori di formaggi, e l’Ais, associazione italiana sommelier, che hanno tenuto laboratori tematici, e Casartigiani che ci ha affiancato organizzando ben 6 dei 22 show cooking effettuati nei 6 giorni dell’evento dove è stato offerto al grande pubblico non solo lo spettacolo della grande cucina ma anche una esaustiva presentazione delle eccellenze agroalimentari del nostro territorio, con la loro bontà e le loro eccellenti caratteristiche nutrizionali.
Insomma, esattamente tutto il contrario di quanto scritto nell’articolo pubblicato sulla Sua testata. Ci dispiace il taglio ingeneroso e le critiche ingiuste e gratuite, scritte evidentemente senza neanche prendere la briga di informarsi sulla manifestazione, perché non rispecchiano assolutamente quello che il Bufala Village voleva rappresentare e ha rappresentato durante l’evento come ben si sono accorte le tantissime famiglie che ci hanno fatto visita”.