di Federico Grimaldi Cala il sipario sulla più grande operazione pubblicitaria a scopo di lucro di cui abbiano mai beneficiato gli organizzatori di un evento….Bufala village….le bufale del villaggio o il villaggio delle bufale?…La foto doverosa “del giorno dopo” è emblematica ma gode di una spiegazione… per adesso…infatti è in atto la smobilitazione dei palchi e delle strutture del village, quindi la pulizia dell’area, (speriamo) verrà effettuata a lavori ultimati…E parliamo della manifestazione in onore della bufala e della mozzarella…strano…pare che non abbia avuto autorizzazione né patrocinio di alcuno degli enti preposti alla valorizzazione ed alla tutela del prodotto Bufala & Mozzarella…infatti, sarà un caso ma…nei manifesti pubblicitari, vere e proprie lenzuola a sestupla piazza, non figurava uno ed uno solo, dei marchi a garanzia dei prodotti, che si aveva la presunzione di pubblicizzare….Assente il Consorzio Tutela della Mozzarella di Bufala Campana, assente l’Anasb, Associazione Nazionale Allevatori specie Bufalina, assente Coldiretti, Campagna Amica e via col tango…Insomma… i garanti della salubrità ed i garanti dei consumatori erano assenti…Domandina facile facile: L’Unione Europea, il Ministero delle Risorse agro-alimentari, il Ministero della Sanità che stanziano ingenti risorse per certificare, garantire i prodotti del settore, visto il pericoloso aumento delle frodi e cosa fanno il Comune di Caserta e la Regione Campania?, autorizzano un evento che passa per “turistico” ed in realtà non è sostenuto e reso credibile, dalla partecipazione degli enti che risultano ad essere i soli a garantire il consumatore?…Noi riteniamo che sia abbastanza originale l’ensemble… laddove non si tratti della solita manfrina tutta casertana….Strano comunque il silenzio della Camera di Commercio, strano il silenzio della Coldiretti, strano il silenzio del Consorzio MBC, strano il silenzio degli allevatori e degli allevatori della specie bufalina e strano il silenzio della “critica”…ma forse di strano c’è soltanto al nostra ostinazione a ritenere strano ciò che strano non è più da un pezzo…forse di trano c’è soltanto la reticenza ad accettare i soliti cambi repentini ma redditizi di umore e di casacca…