(f.n.) – Vuoi vedere che qualcosa si inizia ad intravedere in fondo al tunnel delle speranze perdute, in materia di contrasto alle infezioni nell’Aorn? quel tunnel buio e tenebroso, che inizia con la negazione dell’evidenza da parte del primario della Rianimazione & co. e finisce con l’autoinvestitura di Caterina Cusano a massima esperta della materia…con il risultato del resto di niente? Buio fitto! Sembra, secondo le ultime notizie in diretta da Radio Ospedale che, dopo l’era oscurantista che da tempo immemorabile, caratterizza il Cio (Comitato Infezioni Ospedaliere) il, de facto, poco illuminato comitato, infine avrà il suo momento di gloria…Infatti nonostante sia presieduto dalla direttrice sanitaria, Santa Tetta del Batterio Killer e composto da altre eccellenze, diciamo così, di eccellente fino ad oggi non è stato pubblicato nulla, di cui si possa avere contezza… Oggi forse…la svolta…Pare infatti che, tra una manfrina e l’altra, un concorso ad hoc, un avviso compiacente ed uno scorrimento di graduatoria su misura, codesta incredibile direzione strategica, sia inciampata, quasi involontariamente, in una persona competente e “dicunt” anche elegante, il che non guasta, in cotanta approssimazione….La dottoressa Patrizia Cuccaro, prima in graduatoria nel concorso per due posti di dirigente, disciplina direzione medica di presidio, è una professionista assai competente, specialista in Igiene e Medicina Preventiva e, poiché pare sia una persona molto seria, qualità rara, avrebbe preso di petto la gentildonna Caterina Cusano e le avrebbe chiesto conto di alcune procedure, si presume inerenti alla prevenzione ed al contenimento delle infezioni, dichiarandole “inutili” dal momento che non erano state oggetto di verifica…tra l’altro, si dice in giro che la dottoressa Cuccaro non condivida affatto la decisione o l’abitudine di delegare ad una infermiera, per quanto qualificata sia, il compito di stilare le suddette procedure. Il ragionamento non fa una piega…la piega la fa il pensiero, quando registra l’incognita che non era stata calcolata…Infatti nell’immaginario collettivo, ristagna da sempre, la convinzione che il vincitore di un concorso, sia invariabilmente un raccomandato…e come tale potrebbe anche essere “uno scarso”, ma lo dobbiamo sopportare perché è un raccomandato di ferro…E sappiamo bene che… non occorre andare troppo ontano per avere contezza di ciò…ma… in questo caso, poco importa se la dottoressa Cuccaro sia o meno una raccomandata…è preparata e ciò che conta, ha le idee chiare…Speriamo che riesca a mantenere la propria autonomia di giudizio e possa adoperarsi in maniera seria, laddove fino ad oggi si è registrato il vuoto assoluto. Chissà che non sia arrivato il momento che certi diritti ereditari, di dubbio prestigio ed altrettante tracotanti ingerenze vengano ridimensionate. Hasta la vista!
Il generale è solo un Pinocchio, nato cresciuto e pasciuto. Non vi fidate
egregia dottoressa nardi, REPETITA IUVANT……….
è la prima volta che vedo un articolo ripetuto e questo non denota una buona attività giornalistica……….
comunque sia per l’AORN sia per l’ASL il problema dell’obbligo di iscrizione all’albo è datato anno 2000, ripetuto nel 2004, nel 2008, nel 2012 e mai si è arrivato ad una definizione per tutte le professioni in quanto nessuna regola è stata mai recepita, indicata,promulgata ed applicata………………Nel caso in specifica per gli infermieri sia l’ASL sia l’AORN hanno disatteso tante comunicazioni ufficiali inviate dagli ordini professionali singolarmente sia dalle note legislative (l’ultima nel 2012 con elenco ufficiale nominativo) anche perchè nei propri organici avevano ed hanno ancora oggi personale non in regola, anzi invitando amici del giaguaro a regolarizzare proprie posizioni dopo segnalazioni singole………………ma bisogna sottolineare che anche le norme legislative sono state regolarizzate soltanto nel 2019…….pertanto tutto quello precedente , anche se sono state applicate sanzioni disciplinari sono nulle ed illegittime ……………e converrebbe alle amministrazioni revocare in autotutela i provvedimenti attuati…altrimenti dovrebbero spiegare come hanno potuto tenere in forza lavorativa un pseudo coordinatore di sala operatoria di cardiochirurgia dalla sua venuta in azienda trasferito da napoli fino all’atto della sua ufficializzazione di coordinatore prossimo alla pensione,,,,,,,, e veniamo adesso all’argomento dell’articolo ripetuto…..chi ha detto che un infermiere non è all’altezza del compito CIO………chi ha detto che ci vuole solo un medico per determinare le regole…..oggi quello che occorre è la competenza in materia, conoscenza in materia e poi si devono avere gli strumenti per realizzare quanto dettato dalle norme…….ma nell’AORN c’è un direttore che bada all’apparenza facendo abbellire le facciate, pittare le pareti, facendo allestire una hall per il cosiddetto coup d’oil, facendo abbattere alberi secolari e rasare erba…..ma poi …..mancano bagni decenti per gli utenti…..mancano barelle…..mancano letti…..mancano ausili di protezione per poter lavorare nel rispetto delle norme…………mi dispiace per gli alti utenti che scrivono …..ma questo direttore sarebbe meglio che scegliesse una altra azienda fin che ha tempo ed amici…altrimenti può andare tranquillamente in pensione sulle belle colline campane del suo paese………………..
Egregia signora Lella (facciamo finta che si chiami così) noto che le piacciono i puntini sospensivi e mi permetto di suggerirle da aficionada del puntino sospensivo, che i suoi sono in eccesso… e l’eccesso non depone bene nè per una infermiera professionale esperta, né per un avvocato, nè per un sindacalista…nè per chi ha la pretesa di impartire lezioni. 1) ribadisco lo stesso concetto anche trecento volte se lo considero necessario, ma nel caso da lei citato, ritengo abbia fatto una leggera confusione tra articoli…e questo non depone bene per una persona che antepone la rabbia al ragionamento e ritiene che nessuno se ne accorga; 2) non sono io ad affermare che una infermiera non è all’altezza dei compiti del Cio…anche questa volta si è distratta ed ha letto frettolosamente…e questo non depone bene per il lettore/lettrice che desidera commentare; 3) noto che lei ha spinto la sua impareggiabile cortesia fino a fornirmi alcune preziose informazioni sull’Aorn che non potrò utilizzare per non correre il rischio di ripetermi…e perché forse non ne vale la pena… si denuncia per costruire e per mettere un punto fermo alla vergogna, cara signora non so chi sia, e non per vendetta…ed il fatto che sia evidente il desidero di vendetta non depone bene per chi ha la pretesa di essere credibile. In conclusione le voglio dare un piccolo suggerimento…non sia così frettolosa quando commenta elargendo le perle della sua sapienza tra uno schizzo e l’altro di veleno, altrimenti rischia di scivolare sul “colpo d’olio” da lei citato nel commento…coup oeil, carissima coup d’oeil non d’oil…Hasta la vista!
Una infermiera potrebbe anche far parte del Cio o di qualgsiasi altra cosa.
È poco opportuno avere rinviati a giudizio in un processo contro l’Azienda ,e quindi contro il datore di lavoro, per accuse di favoreggiamento per infiltrazioni camorristiche e falso.
Non parlate del Cio
Fareste meglio a riflettere su come è stato gestito, da quali personaggi è stato “padronizzato” e cosa ha prodotto come risultati.una azienda dove le infezioni sguazzano.
Problema non è l’infermiera.
Ma tutto quello che ha combinato.
Con tutto il rispetto, La dott.ssa Cuccaro ha scoperto l’acqua calda,
Contrariamente a quanto qualcuno in ospedale afferma le dobbiamo riconoscere imparzialità e coerenza nei suoi articoli. Lei,cara dottoressa, pur non essendoci,forse,riesce a vedere molte più cose di chi in ospedale ci lavora. Lei pur da fuori come spettatrice e probabilmente da utente riesce a percepire le persone perbene e le competenze. Ovviamente anche se spesso con molta forza cerca di provocare Ferrante in quanto manager. Dovrà però riconoscergli quanto ha fatto in questo suo periodo. Un commento di ieri e voci di cortidoio mi hanno fatto molto pensare: Ferrante vuole andare via. Speriamo di no. Sarebbe la rovina dell’azienda. Sarebbe ridare spazio alla camorra ed ai colletti bianchi. Ci pensi. Lei è la voce della nostra coscienza
Gentile Maria, come ho scritto ieri, il manager dovrebbe sentire l’obbligo morale di restare e continuare nel percorso che sostiene di avere intrapreso. Lasciare il campo adesso significa soltanto una cosa: gettare la spugna…
…ma Ferrante non la getterà. Ha fatto tanto finora e noi siamo con lui
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