(f.n.) – C’era una volta, impreziosita da autorevoli firme, nel castello incantato degli uffici amministrativi dell’Aorn, la delibera 343/2019…c’era una volta la regola, c’era una volta il rispetto della regola e c’era una volta l’obbligo automatico e naturale al rispetto della regola…Nella delibera succitata, si riporta l’aggiornamento del regolamento per “Frequenza e Tirocinio”…ebbene, nonostante la regole scritte, il mondo dei tirocinanti all’interno dell’Aorn di Caserta è una dimensione sconosciuta tutta la scoprire…Chi esegue i controlli?, e su chi?, mentre paludato in un camice bianco, privo di qualsiasi cartellino identificativo, qualcuno esegue visite specialistiche in qualche reparto, che a quanto pare, dal momento che non viene sottoposto a controllo alcuno, dobbiamo arguire abbia goduto e continui a godere (esso reparto) di inspiegabili privilegi? Per non correre il rischio di generalizzare, abbiamo dato uno sguardo di sfuggita ad altri reparti e abbiamo notato che, fatto salvo il padiglione della Cardiologia, al cui interno gli specializzandi universitari sono identificati in maniera chiara, sia dal logo dell’Università che dai cartellini, per tutto ciò che riguarda il resto del mondo ospedaliero, non si capisce un emerito nulla… Eppure il nuovo regolamento, appare piuttosto chiaro ed articolato e non dovrebbe essere necessaria l’imposizione delle regole, per comprendere che, per accedere ad un reparto di un qualsiasi ospedale, visitatori o tirocinanti o volontari, devono seguire una prassi ben specifica. La gentile dottoressa in foto, sprovvista di cartellino ma impegnata in visite specialistiche, avrà l’autorizzazione alla frequenza?, E’ pur vero che, ad esempio, la Dermatologia ha attivato una convenzione per poter ospitare gli specializzandi, ma è anche vero che sarà attiva dal prossimo anno accademico ed il problema di oggi è: quella dottoressa non ha cartellino e quindi non può circolare da sola e non potrebbe farlo neppure se fosse la reincarnazione di Marie Curie, perché non è una dipendente dell’Azienda e quindi non è coperta da assicurazione, sempre nella speranza che in quell’ambulatorio non sia stata lasciata sola…e sempre nella speranza che, oltre quella porta semiaperta vi sia stato il responsabile…La domanda sorge spontanea: ma la signora Tetta del Cartellino Giallo che urla e sbraita “avvacante”, il manager che pontifica su questo e su quello, che bonifica di qua e santifica di là e umanizza di giù e perbenizza di su…ma si decide o no a prendere per il cravattino i “prodi” della direzione sanitaria, plurincaricati e padroncini” per vocazione sguinzagliandoli a controllare nella direzione giusta, impedendo loro che si producano ancora in ridicole spedizioni punitive che risultano utili esclusivamente, alle piccole lerce vendette di qualcuno? E tanto per porre un quesito al manager: in Dermatologia vi sono tre medici, tre infermieri e una oss…ma quanto produce questo reparto… cifre alla mano?, e per quale motivo, pur non avendo posti letto la Uosd Dermatologia ha in carico una OSS?, a chi presta assistenza?, e come mai Uosd di spessore sicuramente maggiore come il Satte non hanno un adeguato numero di persone di supporto?, bella domanda non è vero?, si accettano scommesse sulle ipotesi…Hasta el Domingo!
Molte sono le cose che non vanno in questa Sanità pubblica Casertana. Tra ASL e AORN non riuscirei a dire chi è messa meglio . Quello che è certo che questo territorio dove c’è una aspettativa di vita inferiore della media Nazionale , dove il Piano Nazionale Esiti del Ministero boccia la rete Ospedaliera , ed il Rapporto MEVI sulle morti evitabili classica tra gli ultimi posti questa Provincia. Leggendo le carte ti rendi conto che la ASL ha un esborso economico alto per fitti passivi , che al suo
Patrimonio rispetto al Decreto 1916 / 2009 mancano un po’ di beni , che i suoi Presidi Ospedalieri non sempre rispettano i parametri normativi dettati dalla normativa vigente vedi sullo di Sessa Aurunca dove il Decreto 100 ne prevede uno nuovo per 56 milioni di euro, che solo adesso si sta attuando il Decreto del 2015 sull’antincendio , che non esiste una vera integrazione Ospedale Territorio, che il Sistema di Emergenza non è pianificato ed organizzato per rispondere alle esigenze dei cittadini e che solo grazie al sacrificio degli operatori ancora regge tra mille difficoltà . Incontro tendenza dobbiamo registrare un privato accreditato che si espande e con una rete sanitaria Pubblica trova facile vittoria e da un punto di vista strutturale ( standard alberghieri ) sia da un punto di vista tecnologico ( se a Sessa le apparecchiature in comodato d’uso non sono neppure ultra moderne ) la competitività non può avvenire e la Sanità Pubblica soccombe . Questo è lo stato dell’arte oggi . Come Responsabile Territoriale del Nursind abbiamo più volte chiesto di essere ricevuti dai Direttori Generali ma non abbiamo mai avuto riscontro intanto gli Atti Aziendali di programmazione pianificazione ed organizzazione da queste Aziende sono stati fatti come sempre manca la cosa fondamentale l’Adozione
Antonio Eliseo Segretario Territoriale Nursind Caserta
Vede dottoressa il problema è uno solo: nonostante le telecamere in quell’ospedale ognuno fa quello che gli pare. Dalla sindacalista bulla ai primari che autorizzano straordinari senza sapere il perché,dal barbiere abusivo al Signore che fa manutenzione ai distributori automatici sciacquando i beccucci nei bagni pubblici,dai medici non autorizzati che fanno ambulatorio da soli agli allievi infermieri che stanno tutta la mattinata seduti nei giardinetti. Il direttore Ferrante oltre a guardare le telecamere dovrebbe anche girare un Po di più ed agire. Iniziando dal consiglio di disciplina
….e adesso se in questo ospedale non si usa il metodo di “un metro e due misure” se la dottoressa in questione non è provvista di autorizzazione alla frequenza con relativa polizza assicurativa il responsabile del reparto deve essere sospeso in attesa di provvedimenti disciplinari. Ricordiamoci che un medico è stato licenziato per utilizzo improprio di uno specializzando che peraltro era registrato e assicurato.
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