(f.n.) – Un politico, democristiano di razza, che molti ricorderanno nell’Aorn di Caserta, il senatore Tamì Ventre, talvolta, anche se raramente, capitava che restasse senza parole, affascinato dall’altrui temerarietà o fantasia o peggio ancora… cialtronaggine…Ebbene …in quel caso, nella pausa breve, interspazio tra la presa d’atto, lo stupore e il commento, il senatore invariabilmente, invocava il padreterno, chiedendo assistenza e lumi e, con un filo di voce appena percettibile, sussurrava: “diodiodiodiodiodiodiodiodio” dopo di che, con affascinante dialettica e l’immancabile sorriso, ben più feroce di una condanna senza appello, lapidava “serenamente” , il portatore insano di faccia tosta. Erano altri tempi ed anche gli interlocutori erano “altri”…a differenza dell’attuale magmatico indifferenziato ensemble che, ahimé, se non chiama a raccolta, almeno quattro esperti, non riesce ad assemblare il soggetto con il predicato e…audacemente, il complemento. Quindi ci limiteremo a duplicare soltanto l’efficace sussurro…diodidodiodiodio e a commentare “alla buona” l’atto di stupefacente arroganza, che il sindacato di maggioranza dell’Aorn ha “promulgato” da qualche ora…Con toni stazianti si invoca l’istituzione di un ufficio anti-mobbing…Fermi tutti…adesso la faccenda è seria. Sfiora e supera il ridicolo ciò che si osa far circolare impunemente, in un Ospedale in cui il mobbing è assurto a rango istituzionale, a tutti i livelli, la cui applicazione nei quartieri cosiddetti alti, si è distinta per la raffinatezza delle armi che infliggevano al malcapitato, senza lasciare traccia visibile, colpi scientifici fino all’estinzione dell’energia di sopravvivenza, inducendo il poveretto ad espatriare o a soccombere per finire alle più volgari messe in scena, con ronde a tre, marciando come un surrogato dello sturmtruppen, attraverso i reparti, tra una minaccia e una blandizie…In un Ospedale in cui nulla è stato lasciato al caso, pur di esercitare il potere ramificandolo a colpi di mobbing attraverso il comparto per il tramite dei sindacati “a tutela dei lavoratori”, oggi si parla di mobbing…fateci comprendere a fondo…di grazia…e chi sarebbe il mobbizzato di turno?, forse sarebbe il caso di interrogarci…chi mobbizza il mobber? Companeros, come si può accettare che qualcuno osi insultare l’intelligenza collettiva, la dignità di chi lavora e subisce, scrivendo una porcheria del genere?, il paradossale tentativo di essere credibili?, si rischia una sanzione disciplinare per avere strapazzato una infermiera, rea di fare il proprio dovere… e si firma la richiesta dell’istituzione di un ufficio antimobbing?, lo spacciatore che premia il cane antidroga, al confronto, rappresenta la normalità. Didiodiodiodiodiodio… E poi…vorremmo conoscere il significato dello stupefacente oggetto della lettera: “riequilibrio del rapporto sinallagmatico”…misericordia e che vor di?, il sindacato si è impantanato in un tentativo di concetto filosofico arenatosi in una fase di aborto spontaneo e secondo il nostro modesto parere è stata una vera fortuna, perché se fosse stato portato a termine il concetto, si sarebbe trattato di un pasto distocico…Hasta el ridìculo!
Oramai sono una macchietta questi pseudo comunicati appesi dappertutto ma soprattutto non scritti da loro(non ne hanno capacità).Hanno avuto bel coraggio e faccia tosta a proporre un ufficio mobbing proprio loro che in giro vanno sempre a fare pressione ai dipendenti e minacciarli,proprio loro che sono sempre a denunciare e contestare qualsiasi cosa che gli vada contro(non ultimo un ricorso contro un provvedimento disciplinare ad un noto personaggio squallido).Sign.Ferrante vada avanti senza indugio tanto non li segue più nessuno.Egr Dott.ssa sarebbe interessante un suo interessamento su un inchiesta sul passato(art.9)come mai l’azienda non si è appellata alle sentenze di primo grado(periodo Izzo parente della sindacalista ed ex braccio destro dell’on Cosentino)…ci hanno solo rovinati questi farabutti….l’unica fortuna che fra poco vado in pensione e quindi non vedrò più quelle facce da idioti…
Gentile Enza, grazie per l’attenzione. Nei primi Memoriali, parlando dell’articolo 9, abbiamo affrontato il problema da lei sollevato…interrogandoci sullo strano atteggiamento tenuto dall’Azienda in quel periodo…ebbene ripubblicheremo perché ogni tanto è salutare una “rinfrescata” di memoria. Grazie!
Favoritismi sindacali……già. …..quanti ne hanno chiesto e ottenuto….( tanti, molti, trompi, ). lucrando e “vippando”alle spalle dei lavoratori iscritti che pagano mensilmente la quota .
Credo che ormai siamo alla frutta. La corda è stata tirata troppo e Ferrante Giustamente si è scocciato. Ci vuole veramente coraggio a mandare una sindacalista provinciale per di più con agganci politici al consiglio di disciplina. Adesso a meno che il trio sgueglia/patitucci/chianese non si cali le braghe si dovrebbe chiudere un brutto paragrafo della storia sindacale dell’ospedale. E dobbiamo rendere grazie al dott Ferrante se ha avuto questo coraggio
non ho parole
Egregio dottor Ferrante non potendo parlarle de visu approfitto del giornale per scriverle. Mi risulta che in ospedale lei ci tenga molto al benessere dei dipendenti avendo fatto da poco una indagine unica in Campania sullo stress lavorocorrelato. Ha dedicato uno psicologo al personale come sinonimo di gestione corretta del rapporto medico/paziente. Adesso a meno che lei non sia un ignorante ma tale non è perché conosce bene la materia essendo un medico avrà letto i report della indagine. Bene. Se lei ha le prove che dall’indagine effettuata non c’è alcuna denuncia di mobbing ne situazioni a rischio allora proceda con una denuncia formale nei confronti della firmataria e del sindacato da lei rappresentato. Siamo stanchi di questi ricatti ed atteggiamenti camorristi. La porti in tribunale e le chieda nomi e cognome dei dipendenti mobbizzati. Se cambiare turno ad un dipendente nullafacente è mobbing allora licenzi. Se togliere i favoritismi finora riservati ai sindacalisti è mobbing lei licenzi. Nessun giudice le darà mai torto. La ringrazio a nome degli utenti e dei dipendenti stessi
L’arroganza di questa donna non ha limiti. Si ricordasse il mobbing che fa ai dipendenti quando va nei reparti. Si ricordasse gli inciuci che fa e le zizzania che mette. Un ringraziamento a Ferrante che è l’unico che senza alcun timore l’ha lasciata fuori dalla palazzina. Ricordatevi il massacro mediatico a de Masi. Quello è stato mobbing
Che dire… Non ci sono parole..
Ma si rende conto …..
Pochi giorni fa, ha offeso, umiliato, insultato e aggredita, quasi fisicamente in luogo pubblico, sul lavoro, l’infermiera in Otorino….
arrecando danni psico fisici, tanto da farla ricorrere alle cure in pronto soccorso…
e ora che fa….
chiede, con urgenza,l’istituzione di un ufficio Mobbing…..per la tutela dei lavoratori.
” vai avanti tu….che mi vien da ridere”.
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