– di Salvatore ZinnoSono sempre vive e pulsanti le divergenze tipiche della sinistra italiana e non fa eccezione il PD sessano, le frizioni e le spaccature sono all’ordine del giorno e non si capisce per mezzo di quale alchimia l’amministrazione Sasso riesca a rimanere a galla, nonostante tutte le divergenze di opinione vissute quotidianamente. Ma andiamo con ordine.
iniziamo dall’ultimo rimpasto di giunta dei primi di maggio che ha visto l’ingloriosa uscita di scena dell’assessore Verrillo, uomo di fiducia del Sindaco Sasso (PD) in primis, il cui “cartellino” però era posseduto in comproprietà con il consigliere Riccardo Zannini (ex Forza Italia), l’equilibrio della giunta è tutto “Olivierocentrico” e il rimpasto ha provocato diversi mal di pancia nella maggioranza di governo cittadino. Questo più o meno è proprio il pensiero espresso dal consigliere Zannini, uomo forte della popolosa frazione Piedimonte, il quale con un recentissimo passato di militanza in Forza Italia, si associò con una sua lista civica allo schieramento del Candidato Sindaco Sasso, contribuendo in maniera determinante alla sua vittoria; le motivazioni del cambio di casacca pre-elettorale, allora erano abbastanza ovvie, Riccardo Zannini è cugino della compagna del Consigliere Gennaro Oliviero, il quale alle amministrative del 2016, imbarcò “la qualunque” pur di far giungere vittorioso al traguardo la sua creatura politica, Silvio Sasso! Bene, dopo che lo stesso Zannini a fine aprile tuonò: “Verrillo non si tocca”; alla defenestrazione di Verrillo dichiarò: “Oliviero non mantiene i patti”! Questo sgarbo di coalizione, si narra, lo ha fatto riposizionare su vecchie passioni mai sopite, su candidati alle europee dello schieramento di centro destra, a discapito dei desiderata del novello cugino acquisito bramoso di fare “numeri” alle europee. Gli esiti degli scrutini della frazione Piedimonte ci confermeranno i movimenti del consigliere Zannini: Patriciello o Lega.
Anche il ricompattato gruppo di opposizione, nei giorni scorsi ha affidato ad un comunicato, le proprie perplessità relative al recente rimpasto di giunta, con una critica precisa verso il Sindaco che nel nominare assessore la signora Stefania Pellegrino (vicina a Gennaro Oliviero – ndr), non le ha assegnato le deleghe allo spettacolo e turismo, essendo la Pellegrino una organizzatrice di eventi nella vita professionale, ma lasciando questa delega nelle mani della Assessora Casale, da molti criticata per la poca capacità organizzativa nel campo delle offerte culturali. Inoltre, sempre in merito al rimpasto di giunta, la minoranza consiliare sottolinea come si sia trattato di semplice gioco di potere finalizzato a spartizioni interne alla maggioranza senza alcun beneficio per il territorio e la collettività.
Continuiamo con la corrente predominante del PD sessano, quella che viene controllata manu militari dal Consigliere Regionale Gennaro Oliviero, che ha scelto di proporre ai propri simpatizzanti, la terna: Nicola Caputo, Franco Roberti e Anna Petrone. Il primo è stato scelto in virtù di un patto di non belligeranza tra i galletti del PD provinciale, il secondo quale indicazione (che non ammette trattative) del Governatore De Luca e la terza come elemento diversificatore per misurare le proprie forze; infatti la Petrone è una ex consigliera regionale salernitana che poco ha a che fare con il territorio ma è stata scelta proprio per questo da Oliviero per dimostrare la propria forza sul numero di preferenze che raccoglierà la Petrone a Sessa.
Poi nella maggioranza di Sasso, c’è la corrente Schiavone, capitanata dal noto imprenditore della sanità privata Michele Schiavone, il cui rampollo Massimo riveste la carica di Presidente del Consiglio Comunale, ed era stato designato come successore di Oliviero in consiglio regionale una volta che Gennarino fosse passato nei banchi di Montecitorio…sogno naufragato sui contrafforti pentastellati delle politiche 2018. Questa corrente del PD sessano ha fatto dichiarazione di voto per i candidati: Anna Marro e Franco Roberti, quest’ultimo per imposizione del Governatore De Luca mentre la prima per “affinità” professionali; infatti la Marro è medico e direttore della Unità operativa complessa Geriatria e assistenza domiciliare dell’Asl Avellino, proprio il campo di interesse imprenditoriale della famiglia Schiavone.
In fine c’è ancora una corrente minoritaria del PD aurunco nella maggioranza Sasso, il gruppo di “Passione Democratica”, che fa capo al consigliere Basilio Vernile ed alla immarcescibile assessora Tommasina Casale, la quale senza aver partecipato alla competizione elettorale ed aver sputato veleno contro Oliviero e Sasso fino a sette giorni prima della presentazione delle liste, continua a restare saldamente al tavolo della giunta. Questo gruppo, pur non avendo mai nascosto una certa vicinanza ai coniugi Stellato-Sgambato oltre che al Consigliere Regionale Graziano, hanno optato per la triade: Nicola Caputo, Franco Roberti e Anna Petrone, come obolo offerto ad Oliviero per la permanenza in giunta della Casale.
Una cosa è certa, nel panorama politico sessano di area PD, i voti si conteranno….ma si conteranno sul serio assieme alle “coltellate” politiche per rancori personali mai sopiti ed esigenza di voler essere l’interprete principale a tutti i costi.
Domenica è vicina, i giochi sono compiuti, le urne parleranno e… buon voto a tutti!
Questi sinistri e la sinistra non hanno niente da spartire…come può affermarsi un concetto di sinistra di lotta vicina ai bisogni della gente se ci sono personaggi come Oliviero, Schiavone, Sasso e tutta la zuzzimma che ci sta vicino
BUFFONIIIII
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