ISCHIA – Quattrocentotrenta metri quadrati di carta velina nera, mesi di ricognizione, studio e ricerche e 10 giorni di lavoro sul campo: sono i numeri di Misuro il tempo, una nuova installazione di Bianco-Valente inaugurata ieri, domenica 19 maggio, sulla struttura delle Terme di Casamicciola di proprietà del Pio Monte di Misericordia di Napoli. “Abbiamo suonato una sveglia”: sono le parole con cui il Soprintendente dell’istituzione Alessandro Pasca ha commentato l’inaugurazione dell’opera alla presenza delle autorità locali e del sindaco di Casamicciola Giovan Battista Castagna. “E’ la risposta – ha proseguito – a un torpore generale, alle negatività che convergono da tutte le parti. Questa è una delle opere più significative per la valorizzazione del patrimonio del Pio Monte. Dopo 400 anni di permanenza sull’isola il nostro core business, intervenire sulla povertà, si arricchisce di nuove funzioni, come la crescita della gioventù con progetti di affido culturale e l’attenzione alla creazione di lavoro per le nuove generazioni”.
La straordinaria architettura è portatrice di un’importante memoria storica, ma dal 1973 versava in stato di forzato abbandono, conseguenza di una lunga vertenza giudiziaria al cui esito il complesso termale è stato reimmesso nella piena disponibilità del Pio Monte della Misericordia, che ne ha promosso il recupero.
Curato da Maria Savarese, l’evento è stato promosso e finanziato dal Pio Monte della Misericordia di Napoli, patrocinato dal Comune di Casamicciola, con il Matronato della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee e accompagnerà la ristrutturazione dell’edificio firmata da Massimo Pica Ciamarra. “Il progetto durerà tre anni – dice l’architetto -. Non vogliamo tradire la tradizione, agiremo con molta cura, attenzione e rispetto del luogo”.
“Sono stata invitata undici mesi fa – dice la Savarese – a curare un progetto per Casamicciola. Avevo già visto questa struttura e mi era rimasta dentro con i suoi spazi, anche se distrutti, vivi. Dopo un nuovo sopralluogo non ho avuto dubbi e ho chiamato Bianco-Valente. Era da molto tempo che desideravo lavorare con loro. Ci siamo resi conto che nell’immaginario collettivo degli ischitani questa costruzione non esisteva più. Si è deciso di lavorare sulla facciata, partendo da una riflessione sul valore del tempo. E’ stato un intervento molto complicato e rappresenta la chiusura del primo capitolo di un trittico. L’installazione sarà visibile fino al 28 luglio. A settembre presenteremo un video-racconto realizzato dal regista Alessandro Capuano con interviste ai protagonisti di questa avventura che sarà presentato in prima nazionale a Napoli, e poi in diverse sedi museali nazionali. infine seguirà una pubblicazione”
“La nostra passione sono i progetti site specific”, dice Pino Valente. “Le Terme di Casamicciola ci hanno affascinato per il loro interno, lo spirito che è ancora materia viva. Volevamo dare una nuova evidenza all’edificio, un luogo diventato quasi trasparente, e attivare una riflessione nelle persone. La carta velina è molto sottile, ha aderito alla superficie della facciata evidenziando tutti i segni lasciati dal tempo e dalle intemperie. Alla fine il messaggio che emerge chiaramente è che siamo noi il termine di misura attraverso esperienze, scelte, i cambiamenti del nostro corpo che si modifica con il trascorrere degli anni. L’opera sottolinea che lo spirito e l’anima di un luogo non vengono toccati dal tempo”.