CONSIGLIO DI STATO: ILLEGITTIMO IL PERMESSO A COSTRUIRE RILASCIATO DAL COMUNE DI CASAGIOVE ALLA NICLA COSTRUZIONI

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Il Consiglio di Stato, in data 9.5.2019, ha posto fine alla questione relativa all’illegittimo permesso a costruire rilasciato dal Comune di Casagiove in favore della Nicla Costruzioni srl.

Vicenda iniziata nel lontano 2014, allorquando due coniugi casagiovesi, difesi dall’Avvocato Stefano La Marca, hanno adito il TAR Napoli chiedendo l’annullamento del permesso a costruire.

Il supremo Giudice Amministrativo, nel confermare la tesi dei concittadini casagiovesi, così come tenacemente supportata dall’Avv. Stefano La Marca, ha respinto sia il ricorso in appello proposto dal Comune di Casagiove rappresentato e difeso dall’avv. Antonio Romano, che l’appello proposto dalla Nicla Costruzioni srl rappresentata e difesa dall’Avv. Carlo Sarro; nonché respinto gli atti di intervento proposti dall’avv. Paolo Centore e dichiarato addirittura inammissibile l’intervento frapposto dall’avv. Renato Labriola.

Il Consiglio di Stato ha dunque sancito in tal modo la definitiva disfatta dell’operato posto in essere dal Comune di Casagiove, una vera e propria “Caporetto”, nonostante siano intervenuti a difesa delle ragioni dell’Ente e della società illustri giuristi che nulla hanno potuto per sbaragliare l’avversa difesa.

Il supremo giudice amministrativo” ha dichiarato il Consigliere D’Angelo, “ha finalmente posto fine alla vicenda che vede implicata la società Nicla Costruzioni srl. Il Comune di Casagiove, anziché eseguire il provvedimento giusta sentenza n. 183/2018 del TAR Napoli, ha deciso di perseverare nelle proprie errate scelte ed appellare la relativa decisione. Scelta del tutto sbagliata e nefasta per le casse comunali, atteso che il Consiglio di Stato a distanza di appena un anno da tali appelli, ha confermato la decisione di primo grado e quindi le ragioni dei coniugi casagiovesi, così come eminentemente rappresentate dal giovane avvocato amministrativista Stefano La Marca”.

Casagiove nel Cuore, auspica dunque una esecuzione rapida della sentenza, giacché il Comune è già stato diffidato a farlo.

Speriamo che dopo tale pronuncia finalmente riesca a prevalere, anche a Casagiove, il pubblico interesse.