35 MM DI LUCI E OMBRE: AL PALAZZO DELLE ARTI GIOVANNI IZZO INCONTRA GLI STUDENTI

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MARCIANISE. Giovanni Izzo, fotoreporter di una guerra non dichiarata, dell’uomo contro la natura, di un litorale aggredito che sembra non avere futuro, il 14 maggio, nell’auditorio di via Madonna delle Libera, a Marcianise, ha incontrato gli studenti dei licei “Buccini” e “Quercia” di Marcianise, dell’istituto “Cavour” di Marcianise e dell’istituto “Gaglione” di Capodrise, in una mattinata promossa dal Palazzo delle Arti di Capodrise, per il ciclo “Professione artista”. Izzo ha parlato di speculazioni edilizie, di abusi, di mafia e di prostituzione, con sullo sfondo le immagini di un corto realizzato dall’Università di Barth, a Cambridge. Dal mito alla storia, dalla cronaca al fallimento odierno, fatto di criminalità, di lavoro nero e di veleni. Gli studenti, cui è stato chiesto di aprire il cuore e la mente e di condividere gli stimoli del video, hanno accettato la sfida, restituendo l’ansia, la rabbia e la tristezza profonda che li hanno pervasi. Con Izzo, anche Antonio Casale, direttore del Centro immigrati Campania “Fernandes”, punto di riferimento per tutte le problematiche, vaste e complesse, del mondo che ruota intorno ai migranti, Annamaria La Penna, giornalista e operatrice sociale a Castel Volturno, e la storica dell’arte Rosa Bencivenga, responsabile delle attività didattiche del PalArti, oltre a tutti i docenti impegnati. Ma dopo tante brutture, lo sguardo si è posato sulla struggente bellezza contenuta in “Matres, le donne dell’esodo”, il corto che racconta di madri, del loro viaggio e di quanto possa essere dura l’altra sponda del Mediterranea. Pagine di una bellezza che turba le nostre coscienze tranquille, ma che contiene la speranza, la forza e un’energia che la maggior parte di noi stentano a riconoscere. Il “Buccini” e il “Quercia”, diretti da Domenico Caroprese e da Diamante Marotta, il “Cavour” di Marcianise, diretto da Aldo Improta, e il “Gaglione” di Capodrise, diretto da Maria Belfiore, fanno parte della rete di scuole che supportano il Palazzo delle Arti, riconosciuto come “Presidio culturale territoriale”.