EUROPEE, SANTONI DEL M5S E CALCOLATORI DI FI

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  –   di Francesca Nardi   –

E poi ci sono loro, i Cinque Stelle…i santoni della politica…quelli che hanno evitato opportunamente di immergere il pensiero e la loro attenzione nel lordume quotidiano, che non hanno lottato né si sono dibattuti nel tentativo di uscirne intonsi… I santoni…quelli che viaggiano a quaranta centimetri da terra ed aspirano all’ascesi mistica a spese del prossimo, che hanno classificato a priori,  depositario di tutte le nefandezze possibili e che rappresenta un perfetto termine di paragone in negativo che alimenta di conseguenza lo sfolgorio delle loro eccellenti virtù…I santoni, un popolo di vegani della politica che ostinatamente fanno a meno della politica di cui rimangono, ahinoi,  orgogliosamente digiuni…Eccoli…i santoni dell’indagine psicologica che sguazzano nel lavoro altrui, raccattandone con arte tutti i meriti… Da una parte i Cinque Stelle dunque…che depositeremo nell’armadietto degli attrezzi, ad esempio, nunc et semper, del “fai da te” ed  il resto del mondo…ed è sul resto del mondo, sempre uguale a se stesso, che indaghiamo, alla ricerca convulsa di una sola nota variabile, in questo universo preelettorale, privo di un qualsiasi guizzo che non sia il solito annuncio pomposo, la maggior parte delle volte reso possibile dalle opportunità offerte in automatico, dalla carica politica ricoperta…A tal proposito non possiamo non riflettere su quanto sarebbe più credibile un candidato alle Europee di Forza Italia, come Giorgio Magliocca, che rimandasse al day after elettorale, l’annuncio delle mirabolanti conquiste ed iniziative relative alla salvaguardia dell’Ambiente, ed il rumore sonante dei finanziamenti cospicui ottenuti dall’amministrazione provinciale da lui presieduta…Quanto sarebbe meglio se non fossimo costretti a rilevare, ogni volta,  la solfa dei messaggi subliminali da contrabbandare come decorazione al candidato…Siamo davvero esausti…di dover rilevare la rappresentazione più o meno occulta, delle fantasie politiche e dei disegni futuristici che sulla scorta di un individualismo esasperato, alcuni candidati pongono in essere. Ci si candida al Parlamento Europeo per asfaltare un percorso che porti dritto verso le Regionali del 2020…elaborando a tavolino ogni tipo di strategia tranne che studiare quattro righe sul Bignami, intorno alla necessità di contare più di un due di picche a Strasburgo. Inutile rizzarsi sulla coda ed inveire contro il muro delle cose rivelate, strappandosi le squame…Ne riparleremo quando Giorgio Magliocca si candiderà alla Regione…