UFFICIO TECNICO: URBANISTICA, SEGNALETICA STRADALE E ASSETTO DEL TERRITORIO … SIAMO AL CAPOLINEA

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SAN PRISCO – Il primo cittadino dottor Domenico D’Angelo, nonostante le difficoltà, ultimamente ha detto testualmente ad un suo collega, sindaco di una grande città: “Non sono affezionato alla fascia tricolore ma poiché sono rispettoso della volontà popolare, lascerò il mio mandato a maggio 2021”. Da alcuni mesi il sindaco della città di San Prisco continua a subire attacchi immotivati sul suo operato, principalmente in consiglio comunale, da parte di Liberamente Insieme, un gruppo che si va sfaldando giorno per giorno ed affidato ultimamente alle cure non di un medico ma di un onesto e bravo ingegnere, il quale ha la sfortuna di frequentare una volpe oramai sulla via del tramonto che non vuole mollare la preda, quella di indossare di nuovo la fascia tricolore. Intanto sono tutti ex, coloro i quali vogliono ritentare di salire al primo piano di Via M. Monaco, ma le percentuali di un eventuale successo sono ridotte al lumicino, visto che un gruppo di donne guidate da un giovane professionista locale, sta lavorando in silenzio ad un progetto che possa riportare la città di San Prisco agli albori degli anni ’70, ‘80 e ‘90, quando i sindaci erano, l’ing. Francesco Zibella, il professore Agostino Stellato, il dottor Florindo Mario Imparato, il maresciallo della Guardia di Finanza, rag. Alessandro Abbate fino al geom. Raffaele De Felice, quest’ultimo l’unico dei viventi ancora in auge. Una volta i partiti inquadravano i loro iscritti, dalla Democrazia Cristiana al Partito Socialista Italiano, dal Partito Comunista Italiano al Partito Repubblicano, con i rispettivi segretari: “Stefano Paolino, Giuseppe Imparato, Prisco di Caprio e Pasquale Di Francesco”, senza dimenticare il compianto consigliere provinciale del Movimento Sociale Italiano, Giuseppe Merola che ha dato tanto per San Prisco senza mai chiedere nulla in cambio. Ed oggi? Il territorio divide il consiglio comunale mentre l’Ufficio Tecnico non riesce a districarsi tra il lavoro arretrato e la sistemazione in alcune strade, ove mancano i divieti di sosta, da via Fra Luigi Monaco a Via Verdi, da Via Palinuro a Via G.Paolo I°, da Via Pola a Via Parito, da Via Circumvallazione a Via Napoli. Inoltre, per mancanza di Personale, il Comando Vigili, non riesce a garantire il controllo della viabilità e del traffico. Il Capo del Personale ha dato degli indirizzi all’amministrazione comunale per l’assunzione a tempo di almeno 3 vigili urbani, ma anche lui viene continuamente bistrattato dalla stessa maggioranza che sostiene il primo cittadino. L’Ufficio Tecnico, guidato dall’architetto Di Rienzo, ultimamente sembra in affanno, perché non riesce a gestire i propri collaboratori, dimenticando che il Contratto degli Enti Locali, per coloro i quali non svolgono le proprie mansioni prevede lettera di ammonimento e successivamente anche i licenziamenti per giusta causa. Qualche addetto ai lavori ci ha dichiarato: “La Rappresentanza sindacale unitaria ha le mani legate perché non riesce a dialogare con l’amministrazione comunale che puntualmente ha le sue debolezze con alcuni lavoratori che continuano a svolgere le loro mansioni in modo autonomo, dimenticando che in ogni area bisogna dar conto al Responsabile, una volta chiamati Capi Settori”. Ultimamente alcuni consiglieri di maggioranza hanno messo in discussione anche il ruolo del Presidente del consiglio comunale, dottor Franco Monaco, il quale ha confidato ad un caro amico: “Se i membri della coalizione Le Ali-Generazione Futura e Noi Valori, continueranno a violare il Regolamento che disciplina i lavori del civico consesso, presenterò le mie dimissioni da Presidente”. Intanto con le europee alle porte e le elezioni nella vicino Casapulla, il primo cittadino, dopo essersi consultato con i suoi alleati, potrebbe togliere anche il disturbo, prima che altri possano sfiduciarlo.

Tacco di Ghino