A cura di Dalia Coronato
Mea Culpa è l’odore della terra antica coltivata nei campi con fatica, è il suono di un’anima napoletana contemporanea, è il titolo del nuovo album di Giovanni Sorvillo e Tiempo Antico. Al Teatro Lendi di Sant’Arpino – durante la giornata dedicata alla liberazione dal nazifascismo – la presentazione ufficiale del secondo disco, un progetto composto da Giovanni Sorvillo, Salvatore Acerbo, Nicola Girardi, Mario Lupoli e Giuseppe Vertaldi.
La semplicità del quotidiano, il forte sentimento di appartenenza e l’urgenza di comunicare sono i nodi intrecciati dal suono trasversale del sax di Giovanni Sorvillo. La band ha l’energia di un’epoca moderna che si misura con un’epoca insuperabile, quella del jazz. L’incontro moderato dalla giornalista Angela Garofalo porta alla luce e all’ascolto del pubblico, dodici brani, undici inediti e tante sorprese, grazie alla presenza di ospiti d’eccezione. “Un incendio mi ha rubato la felicità”, canta il melanconico sax di Sorvillo insieme alla giovanissima voce di Martina Perrotta.
Il gruppo, che nel 2015 arriva finalista al festival Musicultura, in collegamento con il passato, si rinnova e torna ad esprimere in grande stile emozioni in note. “C’è un’anima dentro un’anima” e i nuovi testi colorano il suono antico delle parole come “ricordo”, “dolore”, e “libertà”.
Quando l’arte di far musica vibra nel sangue e ridipinge un cielo pittato di nero, diventa facile dare un senso alla creazione. Giovanni Sorvillo accompagna Gennaro Romano con il brano “Creature” e nasce un suono amaro, ribolle un grido di speranza e di fiducia. L’uscita del secondo album conferma la produzione e la collaborazione artistica di Jennà Romano, insieme alla produzione esecutiva di Vincenzo Perrotta – Smile Centro Odontoiatrico.
Gli artisti uniti dal sacro fuoco della musica si trovano a cavalcare il palco del teatro Lendi con Ciccio Merolla, Franco del Prete, Gianni Guarracino, Vittorio Remino, Patrizio Trampetti una sinergia fresca e “senza fatica” capace di conquistare nell’immediato il pubblico presente in sala.