GITA DI PASQUETTA…IDEA MALEDETTA

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PEPPE SOUL GITA DI PASQUETTA…IDEA MALEDETTA«Cosa fai a Pasquetta?». Io sono quarant’anni che non so mai cosa dire perché è già una fatica ad andare in giro nei giorni normali e incontrare persone: ormai sto diventando come Chuck, il fratello di Saul della serie Better Call Saul, o come un personaggio nei romanzi di Houellebecq. Troppa fatica essere in mezzo a troppa gente. Figuriamoci a Pasquetta. Troppa umanità in giro. Tuttavia le uniche Pasquette belle della mia vita le ho passate con il mio migliore amico Gianluca, ossia Mr. “Scorci di Mondo”, (pagina Facebook che consiglio di leggere) intelligenza rara, preciso e meticoloso negli spostamenti perfino in un giorno caotico come la Pasquetta, solo con lui zero traffico in auto e pochi esseri umani in giro, al punto che la Pasquetta non ti sembra nemmeno più la Pasquetta.

Comunque la Pasquetta mi riporta alle gite scolastiche, dalle quali già da bambino mi facevo sempre esonerare. Ma a Pasquetta non si può stare fermi, ci si deve spostare, organizzarsi con pranzi al sacco e partire per chissà quali cazzo di avventure e magari andare a vedere orribili ruderi lontani e sperdutissimi che mai ci si sognerebbe di vedere prima. Visto che siamo ad Aprile poi, amici e familiari iniziano a sfracassarti le palle già un paio di settimane prima con il meteo, che ogni anno dà pioggia. Se non porta pioggia, dà mezzo e mezzo, e tutti con la paura di ritrovarsi la nuvola di Fantozzi sulla testa.

Se ne lamentano anche i miei genitori che hanno una certa età, «Possibile che ogni Pasquetta debba piovere?». La stessa frase ogni anno, da quarant’anni. «Ma dove volevate andare?». «Da nessuna parte, stiamo a casa, ormai siamo stanchi e vecchi». «E allora, cosa ve ne frega se piove?». «Niente, era per dire».

Gli amici mi chiamano, mi inviano messaggi settimane prima, alcuni propongono di andare a fare una scampagnata, e già il termine scampagnata mi fa pensare solo a dove ho messo lo Xanax. Tra l’altro per propormi una scampagnata bisogna essermi davvero poco amici: non c’è mai da fidarsi di chi ama la natura, perché della natura assassina non sa mai niente, hanno nel cervello solo delle cartoline, come i panorami o i tramonti davanti a cui sospirano. lo la natura la odio, la campagna dopo le prime tre ore mi è insopportabile, mi soffoca, mi deprime, che cazzo… mica siamo arrivati fin qui per vivere come nello Zimbabwe o nel Pleistocene.

Ingenuamente, per far fronte alla depressione del periodo festivo o forse per il senso d’amicizia, riesco a fingere perfino interesse: «Una scampagnata dove?». «Ma in campagna Peppe, tranquillo non ci allontaniamo, magari ci facciamo Casertavecchia e dintorni». «In che senso ci facciamo?». «Andiamo in giro!». « Ah ho capito», chissà che credevo.

Altri amici incalzano al telefono: «Dai, vieni con noi». «Dove andate?». «Gaeta, a mare». A fare che?». «Così, per Pasquetta, mica vorrai startene da solo a casa». Già, mica vorrò starmene da solo a casa? Però perché no, visto che sono tutti fuori? Potrei finire di leggere i romanzi del mio amore Sasha Grey. Tuttavia cerco di pensare a cosa potrei andare a fare a Gaeta, non posso essere così misantropo. Allora mi viene in mente che già che ci sono potrei andare a vedere le Domus di Formia o la tomba di Cicerone. Ma a me è sempre stato sulle palle Cicerone e altri motivi per andare a Gaeta ad Aprile non ne ho. Figuriamoci poi visitare musei a Pasquetta. Infatti perdete ogni speranza voi che entrate nei musei a Pasquetta e sappiate che dentro ci troverete solo zombie ignoranti che puzzolenti deambulano con le audioguide infilate nelle orecchie.

«Ma restare a casa e giocare con la Playstation?». «Sei pazzo, a Pasquetta?». «Non mi pare che ci siano delle regole che non si possa giocare a Pasquetta. Neppure nella Bibbia».

Morale della favola, credo che me ne starò a casa a giocare alla Playstation, ma almeno quest’anno ho capito una cosa: per me è più importante Sasha Grey di Cicerone. Un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità, baci.

PepPe Røck SupPa

1 commento

  1. Caro Peppe Rock per quel che mi riguarda preferisco te che nel giorno di Pasquetta giochi alla Playstation piuttosto che i gruppi incivili che dopo aver bivaccato lasciano Casertavecchia e tante altre bellezze medioevali nella schifezza più totale. Pienamente d’accordo con il tuo pensiero. È sempre un piacere leggerti. Ad avercela la tua intelligenza e acutezza. In attesa di leggere il tuo prossimo articolo ti abbraccio. Con affetto. Jenny Rosato.

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