CASAGIOVE, “LA VIA DELLA CROCE CON GLI OCCHI DEI TESTIMONI”: LA PASSIONE DI TEBANO CON ELENA STARACE

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IN VIA CRUCIS CASAGIOVE, LA VIA DELLA CROCE CON GLI OCCHI DEI TESTIMONI: LA PASSIONE DI TEBANO CON ELENA STARACE
In basso al centro don Lorenzo Maggetto

a cura di Jenny Longobardi

CASAGIOVE (CE) – Serata di forti emozioni e di raccoglimento per i fedeli della comunità parrocchiale di Santa Croce di Casagiove, che ieri sera Venerdì 19 aprile, hanno assistito e partecipato ad una speciale Passione di Cristo teatralizzata, ideata, scritta e diretta da Alessandro Tebano con lo scrupoloso ausilio del parroco don Lorenzo Maggetto. La parrocchia di Santa Croce in Casagiove (CE) ha sperimentato così una Via Crucis contemporanea, ispirata alla tradizione iconografica, veicolandola attraverso quattordici protagonisti, apparsi sulla scena come “testimoni” del lungo cammino della Croce.

I numerosi fedeli accorsi si sono lasciati coinvolgere dall’esperienza realista di un Teatro capace di rappresentare il Sacro attraverso parole moderne e dirette ad uno sguardo introspettivo, in cui attori professionisti, tra cui la rinomata attrice casertana Elena Starace nelle vesti commoventi di Maria Maddalena, insieme agli attori della Compagnia della Margherita si sono fusi ai giovani e ai bimbi della parrocchia per lanciare un messaggio di riconciliazione, di fede e di speranza.

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L’azione del cammino della Croce è stata vissuta anche da 14 famiglie, che stazione dopo stazione al centro del cortile dell’oratorio Massimiliano Kolbe, si sono scambiate significativamente la Croce trasportata dagli uomini con il sostegno della moglie e dei figli, mentre sul palco l’assemblea assisteva alle interpretazioni dei personaggi citati nei vangeli.

Una Via Crucis incarnata e racchiusa nel senso profondo del teatro-preghiera, che è restata fedele al tradizionale protocollo dello Stabat Mater, a cui sono stati aggiunti due momenti coreografici rispettivamente guidati da Lidia Farina con le piccole allieve della scuola Passione Danza (angioletti consolatori), e da Natasha D’Andrea, già nota negli ambienti ecclesiastici per le sue coreografie sacre, che ha diretto le ballerine del Centro Danza Pleaidi, Ilaria Pero e Federica De Rosa (angeli annunciatori).

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Nel ringraziare tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione dell’opera il regista Alessandro Tebano si è detto soddisfatto di questa sperimentazione dichiarando che “è stata possibile prendendo ispirazione dalla Via Crucis che Papa Francesco ha tenuto a Panama lo scorso gennaio per la GMG 2019. “Ho cercato di ricreare la stessa intensità attraverso momenti coreografici dinamici ed immersivi e per la regia ho voluto fondere tradizione e modernità in un’azione scenica meditativa basata su gestualità simboliche appartenenti alla millenaria cultura religiosa tradizionale; – afferma Tebano – una scelta condivisa e rafforzata dalla conoscenza di don Lorenzo Maggetto, che mi ha invitato a ripetere questa esperienza, esattamente 7 anni dopo la Via Crucis che misi in scena nel 2011, e che rappresentò la mia prima importante prova alla regia”. Una serata che per il regista ha avuto un riscontro di valenza professionale, ma anche affettivo, visto che la sua storia registica è iniziata nel 1998 quando era militante dell’ACR (Azione Cattolica Ragazzi) proprio presso la parrocchia di Santa Croce. Anni formativi in cui trascinava sotto la sua direzione sia giovani che adulti nei primi momenti di drammatizzazione. “Ringrazio don Lorenzo – asserisce Tebano – per questa riconferma che, senza volerlo, è risultata anche un’operazione nostalgia, in quanto mi ha fatto fare pace con un mio importante vissuto storico, consentendomi di ritornare come professionista nei luoghi da dove sono partito, e devo ammettere che il tutto ha assunto un accento diverso. Mi sono sentito accolto da tante persone zelanti, che costantemente offrono la loro collaborazione per lo svolgimento delle attività pastorali, e che mi hanno affiancato instancabilmente consolidando in me il sentimento che questa comunità si muove e agisce come una famiglia”. Favoloso ed emotivamente toccante il monologo interpretato da Elena Starace, che su richiesta lo ha ripetuto sul finale senza tradire la sua notevole espressività artistica e senza intaccare il valore del messaggio umano e sacro di Maria di Magdala. Uno speciale ringraziamento è andato anche all’Associazione Culturale Artistico Musicale Enrico Caruso nella persona della direttrice, soprano e neo consigliera Cira Di Gennaro, per la continua collaborazione e vicinanza.

Personaggi interpreti:

Gesù: Ciro Masiello, Maria: Sabina Zazzara, Giovanni: Emanuele Roviello, Maria di Magdala: Elena Starace, Ponzio Pilato: Massimo Vigliotta, Centurione: Antonio Sgueglia, Barabba: Vincenzo Masiello, Pietro: Enzo Iovino, Giuda: Giovanni Sica, la Veronica: Francesca Cuomo, Maria di Clèofa: Rosa Maria Parente, Cireneo: Francesco Casella, Buon Ladrone: Ciro Abbate, Giuseppe D’Arimatea: Sergio Pagliarulo nel doppio ruolo anche di musicista accompagnato al flauto dolce da Dario Esposito.