di Francesca Nardi
“Facciamo ripartire la sanità campana” – ha scritto su fb il ministro Giulia Grillo e la farebbe ripartire, secondo la scuola approssimativa del pensiero pentastellato, alla vigilia delle Europee, sostituendo il commissario De Luca con un altro commissario di fuori porta, creando un ulteriore scompiglio emozionale nel già “entusiasticamente” confuso elettorato, impedendo sia un ragionamento oggettivo e politicamente sensato, che una meditata presa di coscienza dei fatti, che avrebbero dovuto portare i cittadini campani ad aspirare all’uscita dal commissariamento, possibilità che avrebbe potuto verificarsi tra qualche mese, dopo i dati LEA del 2018. Avrebbe “saggiamente” potuto congelare il tutto, il ministro Grillo, ma come avrebbe fatto a stupire il mondo circostante, sempre in attesa colpi di scena da opera buffa e teatrino della parrocchietta? Il ministro ha pomposamente annunciato di avere inviato al ministero dell’Economia e delle Finanze, il nominativo del nuovo commissario per la Sanità in Campania, affinché sia nominato nel consiglio dei ministri in agenda per giovedì. Grillo ha detto: “I cittadini campani attendono risposta” …e la risposta i campani la attenderebbero da un altro commissario??, e tutto ciò perché a De Luca, pur avendo egli creato le condizioni affinché questo avvenga, non è consentito tirare le somme?, perchè i 5 stelle campani, capitanati da una rancorosa Ciarambino stanno pestando i piedi per terra sul principio: De Luca deve essere punito perché continua imperterrito ad esprimere il suo parere sui chili in eccesso della Ciarambino?, Siamo al paradosso e lo abbiamo abbondantemente superato, quando la Grillo rilasciando una intervista densa di pathos ad una televisione, ebbe a dire che il commissariamento ormai era indispensabile e dopo il crollo del soffitto della cappella degli Incurabili si era colmata la misura! Non riteniamo vi siano commenti da aggiungere al di là del fatto che, a pensarci bene, potremmo addirittura scoprire che quando De Luca era alle elementari nascondeva la merenda allo zio di Di Maio e faceva i dispetti alla cugina di Fico e quindi va punito…alla faccia del regionalismo differenziato, delle elezioni e dei conti in ordine…La Grillo prima di giocare ai commissari che vanno e vengono, dovrebbe dare un’occhiata in casa pentastellata e chiedere conto dei silenzi e del sopore dei suoi commilitoni di partito in provincia di Caserta, della sordità di comodo e della indifferenza con cui gli stessi, assistono ad uno scempio più volte denunciato…Noi ci auguriamo che la Lega mantenga le posizioni e si opponga alla sostituzione del commissario. Una tale decisione affosserebbe irrimediabilmente la sanità campana. Un commissario completamente all’oscuro delle logiche perverse, che per anni hanno condizionato la sanità campana, determinando un “buco nero” di proporzioni devastanti nelle sue casse e che De Luca stava finalmente iniziando a risanare, favorirebbe il ritorno alla grande, di quel potere oscuro che oggi la Grillo si illude di sconfiggere con un cambio della guardia. Non è sufficiente essere onesti nei fatti per governare, se le azioni non sono mosse da quell’onestà intellettuale che ti consente di superare le barriere ideologiche e le emozioni.