E poi Il Cerusico sembra apparire persino paranoico! E come non può non diventarlo!? Da tempo leggeva le mille contorsioni mentali della Direttrice Francesca Nardi intorno alle funamboliche ed assurde vicende kafkiane che caratterizzavano le apparecchiature radiologiche dell’Ospedale San Rocco di Sessa Aurunca. Contorsioni mentali che, con il senno del poi, avevano ben ragione di essere pubblicate visto che i NAS, di li a poco, hanno addirittura sequestrata l’intera struttura (unico caso nazionale) per le gravi carenze strutturali registrate anche proprio nei locali della Radiologia, dove, addirittura, non esisteva il “pavimento monolitico” (!!!). Questo specifico rivestimento in resina è concepito, infatti, per ovviare ai problemi che creano scabrosità, porosità e concavità sulle superfici, fattori che rappresentano un rischio in tema di pulizia ed igiene. In ambienti sanitari, guarda caso, è indispensabile garantire la massima igiene ai pazienti e luoghi di lavoro sicuri. Il rivestimento può anche essere fonoassorbente per diminuire il rumore da calpestio. Nelle sale operatorie o in presenza di apparecchiature elettroniche dedicate alla diagnostica, è invece necessario evitare l’accumulo di cariche elettrostatiche con rivestimenti che garantiscono valori di conducibilità nel rispetto delle normative vigenti. Tutto ciò a Sessa Aurunca non era nemmeno lontanamente concepito!Tanto inconcepibile, che con Determina n. 2412 del 28.03.2019, a firma del Dirigente dell’Unità Operativa Complessa Tecnologie Sanitarie e Servizio Telecomunicazioni, Dr. Matteo Nespoli, Sociologo e dicasi Sociologo (!), viene “Approvato preventivo per fornitura di n. 1 Tavolo Radiologico Telecomandato a titolo di noleggio operativo presso la UOC Radiologia del PO di Sessa Aurunca – Ditta Gravina A. & A. srl”. Il tutto giustificato dal fatto che con nota Prot. n. W1903026 del 04.03.2019 (All.to 1 di cui all’allegato 1), la società HC Spa, manutentrice delle apparecchiature elettromedicali della ASL Caserta, ha comunicato, con riferimento alla richiesta di intervento relativa al tavolo telecomandato Mecall Superx 180 ubicato presso la UOC di Radiologia del PO di Sessa Aurunca, che lo stesso andrebbe ritirato e spostato presso laboratorio specializzato per le motivazioni ivi analiticamente esplicitate e che al fine di non depauperare (sic!) il citato nosocomio di detta risorsa radiologica e risolvere la problematica nel più breve tempo possibile, vista l’urgenza, con mail del 15.03.2019 (All.to 2 di cui all’allegato 1), si è provveduto a richiedere specifico preventivo di spesa per il servizio di noleggio operativo di nr. 01 tavolo radiologico telecomandato da installare presso il menzionato PO di Sessa Aurunca, per un periodo presumibilmente di mesi quattro, alla ditta Gravina A. & A. srl , quale società già fornitrice di paritetici dispositivi. Alla luce di quanto sopra, Gravina A & A srl, con nota mail del 21.03.2019 (All.to 5 di cui all’allegato 1), ha trasmesso offerta scontata nr. 0119-OE-NM-2019 del 18.03.2019 (All.to 5.1 di cui all’allegato 1) pari ad € 38.800,00 + IVA, di cui € 3.880,00 + IVA per trasporto, consegna ed installazione ed € 8.730,00 + IVA quale costo di noleggio mensile. A questo punto, il paranoico Cerusico, il quale legge e si informa, nota, per prima cosa, che gli allegati richiamati nella Determina, non sono assolutamente relativi alla richiesta del P.O. di Sessa Aurunca, bensì, alla richiesta dell’U.O.C. di Radiologia del P.O. di Aversa per l’acquisto di n. 1 “Bobina Mammella Breast 18”!!! Pertanto, dove sono gli allegati giustificativi richiamati?A questo primo lapsus freudiano, Il Cerusico, fa notare che tutta la documentazione per l’acquisto di Apparecchiature Clinico-Sanitarie viene redatta su carta intestata con i riferimenti dell’Ing. Salvatore Flaminio (da due anni transitato all’Asl Na2) e non riporta l’effettiva titolarità del Sociologo Matteo Nespoli. Quisquiglie. Ad ogni buon conto, questo dell’affitto del tavolo Radiologico specificatamente per il Servizio Radiologia contestualmente sequestrato dai NAS per gravi carenze strutturali (mancanza del pavimento monolitico), come si concilia con l’utilizzo di un apparecchio in locali non idoneamente a norma? In poche parole, chi ha autorizzato (nulla osta) alla messa in opera in locali assolutamente non utilizzabili, seppur a “noleggio operativo” un Tavolo Radiologico, autorizzandone di fatto anche la spesa per il fitto? “L’Health Technology Assessment (HTA) è un approccio multidimensionale e multidisciplinare per l’analisi delle implicazioni medico-cliniche, sociali, organizzative, economiche, etiche e legali di una tecnologia attraverso la valutazione di più dimensioni quali l’efficacia, la sicurezza, i costi, l’impatto sociale e organizzativo. L’obiettivo è quello di valutare gli effetti reali e/o potenziali della tecnologia, sia a priori che durante l’intero ciclo di vita, nonché le conseguenze che l’introduzione o l’esclusione di un intervento ha per il sistema sanitario, l’economia e la società (dal sito ufficiale Ministero della Salute)”. Può, quindi, un Sociologo dirigere una struttura così delicata per la salute e la vita dei pazienti?Ora, si presume, che all’improvvida Determina ne segua un’altra che annulli il contratto di fitto poiché l’apparecchio non potrebbe/dovrebbe essere utilizzato in ambienti non a norma. Sono talmente legittime e lapalissiane le domande che si porge Il Cerusico che continuando a leggere le enunciazioni della Determina trova, chiaramente sancito, che è: “Indispensabile procedere con la fornitura de quo anche al fine di garantire la qualità delle prestazioni diagnostiche, la conformità alle norme di settore post intervento nonché il rispetto dei requisiti massimi di sicurezza degli operatori e dei pazienti….” (!!!) Nel mentre venivano proferite queste solenni prescrizioni (chiaramente mendaci e prive di ogni fondamento da ravvedervi il falso d’atto pubblico e false attestazioni), i NAS effettuavano il sequestro cautelativo della struttura ospedaliera e, quindi, del Servizio Radiologico per gravi carenze strutturali. Ora, di grazia, Egr.gi Dr. De Biasio, Dr. Correra, Dr. Blasotti, visti i lauti stipendi e visti gli incentivi per il “raggiungimento degi Obiettivi” (?), si spera, per il rispetto che si deve al cittadino contribuente, che come si è annunciato (giustamente) il licenziamento dei “furbetti del cartellino”, perlomeno si dia un cenno sulle reali responsabilità di chi è preposto al “rispetto dei requisiti massimi di sicurezza degli operatori e dei pazienti….” Trenord, Ponte Morandi, Scale mobili Metropolitana di Roma, solo alcuni degli esempi ben rappresentati dal modus agendi dei Servizi preposti alla sicurezza e salute degli ignari cittadini.