(f.n.) – “L’insostenibile leggerezza delle delibere cosiddette “importanti”, quali dovrebbero essere quelle che ordinano il ripristino delle liste d’attesa”… che bel titolo per un film horror!, potrebbe essere questa l’unica considerazione possibile, a margine del tentativo del manager dell’Aorn di caserta, orientato ad interrompere la perniciosa abitudine di ricoverare i pazienti, esclusivamente attraverso il Pronto Soccorso…un tentativo che da ben tre mesi è al palo…segna il passo…Infatti al momento non è cambiato assolutamente nulla…i ricoveri avvengono esattamente come avvenivano prima, con un passaggio obbligatorio a nord-ovest, cioè dalle parti del Pronto Soccorso, con la differenza coreografica che nessuno, al di là del vetro del magico Cup, osa continuare a dire ciò che ha impudicamente detto, per anni: “Qui non si fanno ricoveri, e poi “zittu zittu”…se conoscete qualcuno passate dal Pronto Soccorso…” E’ appena il caso di sottolineare, che abbiamo salutato con entusiasmo le nomine dei capidipartimento, esclusivamente orientati ad individuare nella scelta del manager, un segnale di discontinuità, rispetto alla inqualificabile gestione occulta dell’Ospedale, ma soprattutto a sottolineare, quella che appariva come la scelta coraggiosa di chi decide di non cedere al ricatto quotidiano e non teme ritorsioni e rappresaglie. Ciò non significa che abbiamo dimenticato, che il dottor Vincenzo Andreone, neo primario di Neurologia e neo capodipartimento di Medicina, sia uno di quei super fortunati, che ha avuto il privilegio, non sappiamo se legittimo o meno, di poter contare, in tempi recenti, su una commissione esaminatrice, presieduta dal primario del Reparto di Neurologia del Cardarelli, in cui lo stesso Andreone lavorava e di essere stato scelto, nonostante fosse il secondo in graduatoria…e che in merito a tale scelta il manager, come era obbligato a fare, non aveva fornito alcuna spiegazione. No, non abbiamo dimenticato e peraltro lo abbiamo anche scritto,a suo tempo, con un certo sdegno…non che ciò che avviene in questa Azienda abbia ancora il vezzo di meravigliare!…Allo stesso modo, non abbiamo dimenticato che il neo capodipartimento dell’Emergenza è il primario della Neurochirurgia Pasqualino De Marinis, il cui nome riporta con prepotenza alla mente il caso della signora 85enne legata al letto all’interno del suo reparto ed immersa nelle sue urine e la successiva denuncia del figlio, che l’aveva trovata in quelle orribili condizioni. Non dimentichiamo neppure che, in quanto a “igiene, pulizia, sanificazione e prevenzione” di quel reparto, la “pluridecorata a prescindere” Caterina Cusano, componente del Cio, uno dei comitati più discreti e silenziosi che siano mai nati in un Ospedale, tanto che molti pensano che Cio sia la cugina cinese della direttrice sanitaria, ebbe a dire pubblicamente che in Neurochirurgia: “nun se laven e mman”…e non dimentichiamo neppure, poiché il Memoriale ha soprattutto la funzione di tenere la memoria in esercizio, i casi di infezione molto ben occultati nel tempo, che non costituiscono certamente un curriculum doc idoneo a sostituire l’uscente “flagello di Dio”. E secondo voi abbiamo dimenticato il dottor Ferdinando Salzano de Luna?, le simpatiche ammissioni dei suoi limiti?, il ricorso agli Ospedali di fuori porta, alla Federico II per coprire, tra l’altro, i vuoti presunti della Chirurgia tiroidea?, non abbiamo dimenticato nulla, ma queste sono considerazioni di merito che la necessità di infliggere una mazzata al sistema centrale di potere occulto ed alle mire dei soliti noti, ha dovuto spingere ai bordi della pista…Adesso chi è andato “in paradiso per scambio” come, e non se l’abbia a male, il dottor Vincenzo Andreone dovrebbe “mettere mano” alle liste d’attesa che proprio nel reparto di Medicina pare siano a quota “zero”…Hasta el Domingo!