di Carmine Eliseo
SAN PRISCO – Padre Verazzo sarà ricordato nella Chiesa Madre di San Prisco, lunedì 1° aprile, alle ore 19.00 e don Enzo Di Lillo non vorrà mancare all’appuntamento per celebrare la santa messa e commemorare questo oblato, che negli anni 70 fino alla fine degli anni 90, ha rappresentato per i giovani, un punto di riferimento, sia clericale che educativo. Enrico Caroprese, autorevole rappresentante dei Boy Scout della città di San Prisco, con sede presso il palazzo che ospita i sacerdoti oblati, guidati da Don Ciro, che sulle orme di Padre Verazzo, trasmette ai fedeli della Parrocchia di S.S. Maria Immacolata Concezione della città del foro, valori che erano fondamentali negli anni del boom economico, rispetto, educazione, fede e perché no anche posti di lavoro per tanti giovani, dalla 3M alla GTE, dalla Siemens alla Pozzi, dalla Fiore all’Alfa Sud. E poi lui era un democratico cristiano, grande estimatore di Andreotti e di Moro, ma collegato anche alla storica D.C. della città di Santa Maria Capua Vetere, il cui riferimento era don Nicola Di Muro. Con la sua bicicletta, durante le campagne elettorali amministrative, percorreva tutte le strade di San Prisco per far votare il candidato sindaco di turno, il vulcanologo Lorenzo Casertano, l’ing. Francesco Zibella, il dottor Florindo Mario Imparato fino al 1995, quando il Signore lo chiamò a sé, proprio il 31 marzo. Un esempio per tutti, visto che quando entrava nelle case, cercava sempre di portare una parola di conforto e portava sempre con sé un’agenda dove annotava tutto. Nel Palazzo degli oblati sono cresciuti in tanti, e tutti potevano accedere, per giocare a ping pong, a calcio balilla e a tanti altri giochi innocenti, visto che negli anni ‘60, ‘70, ‘80 e ‘90 i ragazzi erano tanti, ma lui riusciva a domare anche i più ostici, con qualche scappellotto, ricevendo il grazie dai genitori dell’epoca.