CASERTA – Positivo il bilancio dei servizi organizzati dalla Questura di Caserta, in vista del fine settimana, con l’impiego di personale della locale Squadra Mobile, del Commissariato di P.S. di S. Maria C.V., di unità dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, in materia di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti.
Nella tarda serata di giovedì, infatti, la Polizia di Stato di Caserta, con l’ausilio di unità cinofile della Guardia di Finanza di Aversa, ha proceduto all’arresto di ROMANO Raffaele, cinquantunenne Sammaritano, poiché responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti del tipo cocaina.
Da attività info-investigativa risultava che il ROMANO, benché già agli arresti domiciliari proprio per spaccio di stupefacenti, aveva messo in piedi una vera e propria “base di spaccio” presso la propria abitazione. Per tale motivo, gli investigatori della Squadra Mobile di Caserta e del locale Commissariato di Polizia, hanno posto in essere un servizio di osservazione nei pressi dell’immobile, culminato in una perquisizione domiciliare dell’appartamento in questione. Fin da subito, il ROMANO non ha potuto far altro che confermare l’ipotesi investigativa. Tuttavia, sulle prime si è limitato a consegnare spontaneamente soltanto tre piccoli involucri di cellophane termosaldati contenenti presumibilmente cocaina. Quando poi si è visto davvero alle strette, perché l’attività di ricerca proseguiva e, nel frattempo, erano sopraggiunti i colleghi finanzieri, col supporto dei cani antidroga Bold e Delios, ha consegnato ulteriori due grossi involucri e un bilancino di precisione che teneva occultati sulla sua persona.
Tutta la sostanza recuperata, risultata positiva al narcotest come “cocaina” e quantificata in circa 26 grammi, è stata sequestrata mentre il ROMANO, come disposto dal Pubblico Ministero di Turno, è stato nuovamente associato agli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo, celebrato l’indomani. All’esito dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e per il ROMANO è stata disposta la traduzione nel carcere di S. Maria Capua Vetere, ove si trova tuttora.