CASERTA – Il 27 Marzo di quest’anno – e di ogni anno – , su iniziativa del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca – Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione – cade la “Giornata Mondiale del Teatro”, che si celebra nelle scuole di ogni ordine e grado con riflessioni, incontri ed iniziative di ogni genere e che mira, come sottolineato dalla nota del MIUR, “a richiamare l’attenzione e l’interesse degli studenti sull’importanza del Teatro quale forma artistica di elevato valore sociale ed educativo, nonché quale fattore fondamentale per la diffusione delle tradizioni culturali del nostro Paese”. E sono ormai dieci anni che il Liceo Manzoni di Caserta, su esplicita volontà della Preside Adele Vairo, ha fatto del Teatro un veicolo culturale e un’importante strategia educativa: una storia che ha visto diverse generazioni di studenti dare vita al “Laboratorio Teatro Classico” e che ha portato la Scuola casertana ad essere riconosciuta, per la qualità dei suoi lavori, dalla Sicilia alla Cattolica di Milano, passando per Napoli Teatro Festival, solo per citare alcune tra le tappe più significative: un cammino che non intende terminare e che si trasforma ogni anno in un vero “cantiere” permanente, guidato da docenti esperti ed educatori appassionati. E quest’anno il Liceo Manzoni celebra la giornata del Teatro sabato 30 Marzo, quando avrà ospite, nella propria Aula Magna, un attore raffinato ed elegante, di indiscussa bravura, interprete versatile ed esperto uomo di Cultura. Parliamo di VITTORIO VIVIANI. Di chiara origine e formazione napoletana, Viviani, senza mai recidere le proprie radici, si è trasferito da tempo a Roma: ha finora costruito una lunghissima ed applauditissima carriera teatrale, in primo luogo, ma anche cinematografica e televisiva, senza sdegnare l’attività di doppiatore: diretto da registi di altissimo profilo, quali Luigi Squarzina, Ugo Gregoretti, Giancarlo Sepe, ha lavorato al fianco di nomi del calibro di Gigi Proietti e Giorgio Albertazzi, Ottavia Piccolo, misurandosi con il teatro antico, al fianco di Maddalena Crippa in una Medea diretta da Peter Stein, fino ai classici di ogni tempo, quali Goldoni, Pirandello, Moliere e Shakespeare; è stato il primo in Italia a mettere in scena testi di Stefano Benni e molto ha dato e continua a dare al teatro comico ed al varietà. Sul piccolo schermo, con il garbo e l’eleganza che lo contraddistingue come uomo prima ancora che come attore, lo abbiamo visto interpretare il “Nonno di Toni” nella fortunata serie di “Braccialetti Rossi” e, ultimamente, il Maestro Ferraro ne “L’Amica geniale”. Per la sua versatilità, per gli studi sulla parola e sul Teatro, il Liceo Manzoni di Caserta lo ha fortemente voluto nella stagione di incontri “Tradizione&Tradimenti”. Sarà un’occasione per parlare della sua vita professionale, per confrontarsi con gli studenti di un Liceo che ha fatto dell’”Arte della Parola” un sigillo permanente, per incontrare anche i giovani studenti-attori del “Laboratorio Teatro Classico”, l’autentica fucina di cultura del Manzoni e della città di Caserta, riconosciuta ed apprezzata, come lo stesso Viviani sa, in tutto il panorama nazionale. Ed infine, in esclusiva per gli studenti, una lettura di passi dal suo ricchissimo repertorio: già scelta, in particolare, la novella “Alibech” di Boccaccio.