TERZIGNO – L’area “ex Cava Ranieri” torna al comune di Terzigno bonificata e rinaturalizzata. Sogesid, Società in house del Ministero dell’Ambiente, ha ultimato l’esecuzione dell’intervento di rimozione, smaltimento e recupero di ventunomila tonnellate di rifiuti abbancate nell’area per far fronte all’emergenza rifiuti. L’area è stata riconsegnata formalmente dal Responsabile del Procedimento e dal Direttore dell’Esecuzione del Contratto della Società Sogesid al sindaco Francesco Ranieri. Cava Ranieri si trova in una zona di pregio archeologico. Nelle sue prossimità sono stati infatti ritrovati i resti di tre ville rustiche di epoca romana, risalenti all’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.: per tale motivo la Soprintendenza all’Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (ABAP) per l’area metropolitana di Napoli ha richiesto l’esecuzione di una campagna di indagini archeologiche. Contestualmente alla rimozione dei rifiuti abbancati nell’ex cava, sono state dunque realizzate analisi con georadar e mediante l’apertura di trincee nella limitrofa area archeologica, oltre alle indagini di fondo scavo sull’area bonificata per verificare lo stato di non contaminazione del sito, certificato da ARPA Campania. Infine, il ripristino della situazione antecedente allo stoccaggio con la piantumazione di cinquecento esemplari di specie arbustive tipiche dell’area vesuviana. L’intervento di Cava Ranieri è stato previsto nell’ambito dell’Accordo strategico per le “Compensazioni Ambientali” nella Regione Campania. Per il Presidente e Amministratore delegato di Sogesid Enrico Biscaglia “giunge al termine con pieno successo un’attività che ha restituito alle comunità del territorio un’area preziosa sotto il profilo storico e naturalistico”.